L’esame neonatale è veloce, economico e non invasivo: scopre almeno il 75 per cento delle anomalie
Sono sempre di più le malattie e malformazioni che oggi si possono scoprire nei bambini subito dopo la nascita, e spesso senza nemmeno dover sostenere grandi spese e senza procedure troppo complesse. Secondo uno studio inglese appena pubblicato sul Lancet, ad esempio, con un comune test low-cost che misura i livelli di ossigeno nel sangue, si possono scoprire una grande quantità – almeno il 75 per cento del totale – delle malformazioni cardiache congenite, anche quelle che alla nascita non danno alcun sitnomoi e che magari possono, successivamente, portare a grave pericolo per la vita del bambino.
L'esame utilizza un normale ossimetro 'da dito’. Gli autori della ricerca, condotta in 6 ospedali materno-infantili nel Regno Unito su un totale di 20.055 neonati, concludono che in meno di 5 minuti il test riesce a scoprire il 75 per cento delle anomalie cardiache più gravi. Un dato che sale al 92 per cento se all'ossimetria si abbinano altre indagini tradizionali.
Andrew Ewer del Birmingham Women's Hospital, coordinatore dello studio, invita a diffondere l'impiego del test in tutte le neonatologie. Lo screening funziona così: se l'ossimetro rileva concentrazioni ematiche di ossigeno troppo basse, o diverse a livello delle mani e dei piedi, sulla base di questa 'spia’ il bebè viene sottoposto a specifici accertamenti. Un po’ quello che oggi avviene anche nel nostro paese con il test del sudore che viene effettuato come primo screening per la fibrosi cistica in tutti i neonati. In alcuni Stati americani il test salva-bebè è già stato introdotto. E la British Heart Foundation, riporta la Bbc online, concorda sul fatto che l'uso dell'ossimetro nei reparti di maternità possa davvero fare la differenza, anche tra la vita e la morte di un bimbo.
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