L'ospite

Il filmato, intitolato “L’ospite”, è un’iniziativa di sensibilizzazione promossa da Incyte con il patrocinio di AIL  

Milano - Un ospite inatteso, di certo non invitato a entrare. La leucemia mieloide cronica arriva d'improvviso a sconvolgere le vite di chi riceve la diagnosi e di chi gli sta accanto, come un'ombra scura e minacciosa. Ma se la si impara a conoscere si capisce che fa meno paura di quel che sembra. È la storia di Fabio raccontata nel cortometraggio “L'ospite”: un progetto dell’azienda biofarmaceutica Incyte con il patrocinio dell'Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma (AIL). L’arrivo del teaser de “L’ospite” è stato annunciato in occasione della Giornata Mondiale per la conoscenza della Leucemia Mieloide Cronica (22 settembre).

CML Innovation Hub

I due progetti offrono nuove piattaforme social e tecnologie digitali al servizio di medici, pazienti e caregiver

Milano – Si chiamano “CML – Percorso di vita” e “Claude” i due progetti che si aggiudicano ex aequo l’hackathon “CML Innovation Hub”, la maratona di idee promossa da Novartis, per trovare soluzioni innovative nella gestione della leucemia mieloide cronica (CML). Dopo due intense giornate di lavoro, i partecipanti hanno presentato le loro idee e la giuria ha deciso di assegnare la vittoria ai due progetti che hanno saputo rispondere alle sfide lanciate in apertura dei lavori e incentrate sull’informazione dei pazienti, la connessione del mondo medico e la gestione 2.0 della CML.

E’ stata presentata in anteprima negli USA una ricerca italiana, interamente realizzata al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, che potrebbe aprire nuove prospettive di cura per i pazienti con leucemia mieloide cronica. La novità è stata illustrata di recente dalla professoressa Monica Bocchia, direttore UOC Ematologia dell’AOU Senese, al 58° Congresso della  Società Americana di Ematologia, che si è appena svolto a San Diego.

GERMANIA - La leucemia mieloide cronica (CML) è la malattia mieloproliferativa più comune ed è dovuta ad alterazioni cromosomiche che coinvolgono le cellule staminali ematopoietiche del midollo osseo, da cui poi hanno origine le varie cellule del sangue. Oggi, le persone che si trovano a dover combattere contro questa forma di leucemia possono contare su imatinib mesilato, un composto che appartiene alla categoria degli inibitori delle tirosin-chinasi (TKI): nel 2001, è stato approvato come farmaco orfano per la CML dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense e dall'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA).

Secondo uno studio recentemente pubblicato su Blood alcuni pazienti affetti da leucemia mieloide cronica possono avere una risposta migliore rispetto ad altri all’inibitore delle tirosin chinasi (TKI) di terza generazione ponatinib a seconda del numero e del tipo di mutazioni di BCR-ABL 1 presenti.

In uno studio di multicentrico di fase III di ricercatori coreani, presentato al congresso dell’American Society of Hematology (ASH), a Orlando, radotinib in pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica di nuova diagnosi, si è dimostrato significativamente superiore a imatinib in termini di risposta citogenetica completa e risposta molecolare maggiore (MMR), con un profilo di sicurezza gestibile.

Il trattamento con ponatinib nei pazienti con leucemia mieloide cronica, porterebbe a una sopravvivenza globale (OS) superiore rispetto al trapianto allogenico di cellule staminali, secondo i risultati combinati di un’analisi di due coorti presentati di recente a Orlando, al congresso dell’American Society of Hematology (ASH). Il farmaco non sembra invece dare risultati migliori nei pazienti con leucemia mieloide cronica in fase accelerata o in crisi blastica.

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