“La mano del musicista” - convegno

Annunciata l’inaugurazione di un nuovo ambulatorio di chirurgia della mano presso il presidio CTO dell’ASST Gaetano Pini-CTO

Milano – I musicisti regalano a chi li ascolta il piacere della musica, grazie a gesti artistici complessi provati e ripetuti migliaia di volte. Ma la postura con lo strumento e l’utilizzo intenso degli arti superiori, e in particolare delle mani, li espone al rischio di patologie ‘speciali’, che richiedono cure, interventi e riabilitazioni mirati alla ripresa ottimale della professione.

“Il musicista è un professionista particolare, dedito all’attività musicale che richiede le stesse prestazioni di un atleta e soggetto perciò al rischio di diverse malattie professionali con incidenza sulla struttura articolare, muscolare, tendinea e nervosa”, spiega il dott. Pierluigi Tos, Direttore UOC Chirurgia della mano e Microchirurgia Ricostruttiva ASST Gaetano Pini-CTO. “Oltre alle patologie comuni a tutti, che devono però essere trattate in maniera specifica per un pieno recupero funzionale, il musicista è esposto anche ad altre patologie professionali, come l'overuse o missuse syndrome e la distonia di funzione. La prima, molto frequente, determina facile affaticabilità muscolare, la seconda, più rara, determina problemi di coordinazione dei movimenti. La diagnosi precoce e la rapida presa in carico per il trattamento sono di fondamentale importanza per l’esito finale del trattamento. Il musicista conosce tutto del suo strumento, ma a volte trascura il suo strumento principale, il suo corpo: nei conservatori e nelle scuole di musica andrebbe insegnata maggiormente non solo agli allievi la fisiologia ed il funzionamento della ‘macchina corpo’ oltre che riconoscere i vari sintomi di problematiche comuni; questo aiuterebbe moltissimo nella prevenzione e nella cura precoce dei più frequenti disturbi”.

Dell’argomento si è parlato al convegno scientifico “La Mano Del Musicista: Prevenzione e Cura delle Malattie degli Strumentisti”, che rientra nella sesta edizione delle “Giornate di aggiornamento in chirurgia della mano del Gaetano Pini”, svoltosi l’11 Aprile 2024 presso l’Aula Magna del Presidio Ospedaliero Pini, dove vi hanno preso parte importanti esponenti nel campo sanitario, medici, fisiatri e fisioterapisti, per analizzare con un approccio multidisciplinare le principali patologie che possono colpire i musicisti e le prospettive di prevenzione e di cura, con un focus particolare sulla mano del musicista, coinvolgendo anche i principali e diretti interessati: musicisti, strumentisti e insegnanti di musica.

E non è un caso che i Responsabili Scientifici siano due medici con alle spalle una lunga esperienza anche in ambito musicale: il dott. Pierluigi Tos, che suona ed ha suonato per diversi anni il basso e proprio “a causa” della musica si è appassionato alla chirurgia della mano, e la dott.ssa Rosa Maria Converti, medico fisiatra, diplomata di arpa presso il Conservatorio di musica di Bari, attualmente responsabile dell’Ambulatorio “Sol Diesis” del Centro IRCCS “S. Maria Nascente” Fondazione Don Gnocchi di Milano.

Durante il convegno è stata annunciata l’inaugurazione di un nuovo ambulatorio di chirurgia della mano presso il presidio CTO dell’ASST Gaetano Pini-CTO, dedicato alla prevenzione e al trattamento delle patologie muscolo-scheletriche dei musicisti professionisti e amatoriali, a cui potranno rivolgersi musicisti professionisti, amatoriali, studenti di conservatori, accademie e licei musicali.

“Esistono diversi fattori che possono scatenare sindromi da malutilizzo, la famosa missuse sindrome degli anglosassoni: fattori intrinseci come l’iperlassità, lo stress il recupero da traumi o interventi chirurgici oppure, fattori estrinseci, come una postura scorretta, una tecnica errata, un cambio di impostazione o strumento”, spiega la dott.ssa Converti. “È molto importante diffondere sia fra gli specialisti che fra i musicisti una cultura della prevenzione con consigli specifici, come quello di mantenere sempre una corretta postura, di fare sempre un riscaldamento mirato prima di suonare, con un allungamento muscolare della parte interessata, e di evitare lunghi periodi di esecuzione, prendendosi delle pause ogni 40-50 minuti”.

“Siamo molto onorati di ospitare nell’anno del 150esimo questo convegno dedicato a un ambito ultraspecialistico e multidisciplinare che si estende anche al di fuori della sfera strettamente sanitaria, che riguarda in generale la conoscenza del proprio corpo, e speriamo che questa giornata possa aprire nuove reti di collaborazione della nostra ASST con altri Enti come quelli qui rappresentati dai tanti relatori coinvolti. Riteniamo che sia sempre un’esperienza straordinaria coniugare la musica con la cura delle malattie, perché entrambe costituiscono un’arte volta al benessere delle persone, la stessa che il Pini ha saputo interpretare nei suoi 150 anni di storia e che deve rimanere sempre al centro del nostro agire anche in futuro”, ha concluso la dott.ssa Paola Lattuada, Direttore Generale dell’ASST Gaetano Pini-CTO.

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