A lanciare l’appello sono FederAsma e ANDeA, le associazioni dei pazienti con asma e dermatite atopica
Roma – Una proroga di 90 giorni anche per i piani terapeutici dei farmaci innovativi: è la richiesta di Laura Mastrorillo, presidente FederAsma e Allergie, e di Mario Picozza, presidente ANDeA (Associazione Nazionale Dermatite Atopica Onlus), contenuta in una lettera inviata il 19 marzo scorso al direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) Nicola Magrini, e per conoscenza al Ministro della Salute Roberto Speranza.
“Prima di tutto desideriamo porgere i ringraziamenti a nome dei pazienti che rappresentiamo e, in più larga scala, a nome di tutti i pazienti che in questo momento riconoscono il grande impegno messo in campo per combattere questa emergenza sanitaria”, si legge nella missiva diretta ad AIFA. “Vi scriviamo perché nel prendere visione dei tempestivi interventi per garantire ai pazienti la continuità terapeutica, limitare il più possibile il rischio di contagio e non sovraccaricare gli ospedali di attività ambulatoriali, abbiamo apprezzato moltissimo il comunicato dell’11 marzo, ‘Misure transitorie relative alla proroga dei piani terapeutici AIFA in tema di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19’”.
La nota a cui si fa riferimento prevede che la validità dei piani terapeutici web-based o cartacei già sottoscritti dai medici specialisti e che risultano in scadenza nei mesi di marzo e aprile 2020 sia estesa di 90 giorni. Tuttavia, il giorno successivo, l'Agenzia del Farmaco ha comunicato un secondo provvedimento, “Proroga della compilazione dei Registri di monitoraggio AIFA”, che secondo le due associazioni sembra escludere da queste misure l'avvio di nuovi trattamenti e il rinnovo dei piani terapeutici relativi al Registro dei farmaci innovativi, anche già in atto.
La definizione di farmaco innovativo presuppone la valutazione di tre elementi basilari: bisogno terapeutico, valore terapeutico aggiunto e robustezza delle prove scientifiche sottoposte dall’azienda a supporto della richiesta di innovatività. La valutazione e il conferimento di questo status spettano all’AIFA e alla sua Commissione Tecnico Scientifica.
“Ci permettiamo di segnalare che proprio nel caso di questa grave emergenza, i pazienti che non avevano cura e hanno trovato finalmente una soluzione al loro bisogno di salute, grazie a terapie biologiche innovative, non possono oggi, in uno scenario con molti ambulatori chiusi oppure ridotti al minimo, rischiare di trovarsi sovraesposti e vulnerabili a possibili riacutizzazioni o ricoveri imprevisti, proprio in un momento in cui tutto il Sistema Sanitario è messo a dura prova. Al pari, i pazienti stessi, già provati da un periodo di grande apprensione, vedrebbero peggiorare ulteriormente anche la loro salute psicologica”, scrivono Mastrorillo e Picozza.
“Pertanto, chiediamo che la proroga sia resa valida anche per i farmaci innovativi con Registro di monitoraggio, visto che spesso sono l’unica opzione terapeutica valida”, concludono. “Siamo fiduciosi che si possano trovare soluzioni per garantire la continuità terapeutica anche a questi pazienti”.
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