Roma - Merck, azienda leader in ambito scientifico e tecnologico, ha annunciato la campagna Che fine ha fatto la cicogna?. L’iniziativa intende sensibilizzare sui temi della fertilità, attraverso attività digitali e sul territorio, partendo dal punto di vista nuovo e originale dei bambini.
In particolare, a lanciare la campagna è un video i cui protagonisti sono proprio bambini provenienti da tutta Italia, che rispondono a domande quali: “Dove stanno i bambini prima di arrivare dai loro genitori?”; “Come nascono i bambini?” fino ad arrivare alla domanda più importante “E quando un bambino non arriva?”.
La freschezza e la spontaneità dei più piccoli, le loro risposte semplici, le loro soluzioni fantasiose, faranno sorridere e, al tempo stesso, riflettere.
Quando un bambino non arriva è importante cercare aiuto e rivolgersi tempestivamente a chi è in grado di offrirlo.
Il video, diffuso sul web e sui social, darà il via a una serie di altre attività: il sito internet www.chefinehafattolacicogna.it, con le informazioni necessarie per prendersi cura della propria fertilità e un questionario per autovalutare il proprio livello di conoscenza sulla fertilità; il materiale divulgativo che sarà distribuito presso tutti i centri di PMA italiani e presso il corner Merck, allestito sabato 22 ottobre all’interno del centro commerciale ROMA EST di Roma; la campagna social per la condivisione di video spontanei sul tema della campagna con hashtag dedicato.
“La campagna Che fine ha fatto la cicogna – ha dichiarato Antonio Messina, a capo del business biofarmaceutico di Merck in Italia – testimonia il nostro impegno nel ribadire, diffondere e rafforzare una corretta informazione sulla fertilità. Con questa iniziativa intendiamo favorire l’informazione e il dialogo sui temi legati alla fertilità, alla genitorialità e alla prevenzione.”.
Anche “Che fine ha fatto la cicogna” si inserisce all’interno delle iniziative del Manifesto per la Fertilità, presentato da Merck a novembre 2015, che rappresenta il documento programmatico ideato in armonia con gli obiettivi del Piano Nazionale del Ministero della Salute, per diffondere una nuova e più consapevole cultura della fertilità nel nostro Paese e per sostenere il progresso scientifico e la formazione professionale degli specialisti.
La campagna Che fine ha fatto la cicogna ha ottenuto i seguenti patrocini: AGUI (Associazione Ginecologi Universitari Italiani), AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani), CECOS (Centri studio conservazione ovociti e sperma umani), SIA (Società Italiana di Andrologia), SIAMS (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità), SIDR (Società Italiana della Riproduzione), SIE (Società Italiana di Endocrinologia), SIERR (Società Italiana di Embriologia, Riproduzione e Ricerca), SIFES (Società Italiana di Fertilità e Sterilità e Medicina della Riproduzione), SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia), Fondazione Cesare Serono.
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