CHIBA (GIAPPONE) – L'ipertensione polmonare tromboembolica cronica (CTEPH) è una forma di ipertensione polmonare caratterizzata da fenomeni tromboembolici persistenti che si presentano sotto forma di tessuto organizzato che ostruisce le arterie polmonari. Di conseguenza, aumenta la resistenza vascolare polmonare, che causa ipertensione polmonare e insufficienza cardiaca destra progressiva.
Uno studio giapponese pubblicato sulla rivista Circulation Journal ha esaminato i predittori della qualità di vita nei pazienti con ipertensione polmonare tromboembolica cronica, i cambiamenti nella qualità della vita in seguito ai trattamenti medici e chirurgici, e il rapporto tra la qualità della vita al basale e la sopravvivenza.
Il gruppo di studiosi dell'Università di Chiba ha misurato la qualità della vita in 128 pazienti con CTEPH utilizzando il questionario Short-Form 36 (SF-36): 42 maschi e 86 femmine, di età media intorno ai 56 anni, 63 dei quali si erano sottoposti a a trattamenti medici e 65 a trattamenti chirurgici.
L'analisi della regressione multipla ha dimostrato che la resistenza vascolare polmonare e il test del cammino in 6 minuti sono stati associati alla funzionalità fisica e all'indice di salute fisica. Nel gruppo chirurgico, 7 sottoscale e 2 punteggi di sintesi sono nettamente migliorati, così come 6 sottoscale e l'indice di salute mentale nel gruppo medico, anche se il cambiamento nella qualità della vita è stato maggiore nel gruppo chirurgico.
I pazienti nel gruppo di terapia convenzionale con una maggiore funzionalità fisica hanno avuto una sopravvivenza significativamente migliore rispetto a quelli con una minore funzionalità fisica: la sopravvivenza a 5 anni è stata dell'89,5% contro il 50,8%. Questa differenza di sopravvivenza non è stata osservata nel gruppo trattato con la terapia specifica per l'ipertensione arteriosa polmonare.
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