Epilessia: news su epilessia farmacoresistente, epilessie rare e complesse
Cos’è l’epilessia? Secondo la definizione concettuale dell’International League Against Epilepsy (ILAE) l’epilessia è una malattia “caratterizzata da una persistente predisposizione a sviluppare crisi epilettiche e dalle conseguenze neurobiologiche, cognitive, psicologiche e sociali di tale condizione. La definizione di epilessia richiede il verificarsi di almeno una crisi epilettica”. Si tratta di un disturbo neurologico cronico caratterizzato dall’occorrenza di crisi epilettiche, definite come manifestazioni cliniche a occorrenza parossistica, ricorrenza imprevedibile nella maggioranza dei casi, di brevissima durata, caratterizzate da segni e/o sintomi dovuti a un’attività neuronale anomala. [definizione di LICE - Lega Italiana Epilessia]. L'epilessia non è dunque una patologia rara di per sé, tuttavia esistono numerose patologie o sindromi rare caratterizzate da manifestazioni epilettiche. Inoltre l'epilessia farmacoresistente ha in comune con le malattie rare l'essere - di fatto - orfana di terapia. Si considera infatti attualmente "farmacoresistente" un paziente che abbia assunto senza successo almeno due farmaci antiepilettici appropriati per il tipo di epilessia e somministrati alle dosi massime tollerate e per un adeguato periodo di tempo.
Una epilessia rara è definita come una epilessia con una incidenza di meno di 5 casi per 10.000 persone. Una epilessia complessa è un tipo di epilessia che, per le sue caratteristiche, richiede una gestione multidisciplinare sia per quanto riguarda la diagnosi che la terapia. La Comunità Europea ha riconosciuto un network di Centri Epilessia di riferimento per la diagnosi e alla cura delle Epilessie Rare e Complesse (EpiCARE). In Italia i centri aderenti al network EpiCare sono 5. Tre sono invece le associazioni italiane rappresentate direttamente, tutte le informazioni sono disponibili sul sito web di EpiCARe.
La LICE: “Necessario individuare gli approcci migliori per accedere alla disponibilità delle cure nella cornice della normativa vigente in Italia”
Difficoltà distributive e di copertura sul territorio nazionale, carenze produttive temporanee o definitive, vincoli prescrittivi. La carenza e l’irreperibilità di alcuni farmaci continuano ad essere una criticità per molte delle 600mila persone che in Italia soffrono di epilessia.
La Lega Italiana Contro l’Epilessia: “Questa condizione non è più motivo per rinunciare alla gravidanza”
Roma – Storicamente, per le donne con epilessiadiventare mamme è un po’ più complesso. Un tasso di infertilità forse lievemente superiore alla media (ma su questo non c’è uniformità di dati), unito a un rischio di malformazioni congenite (4-10%) leggermente superiore rispetto alla popolazione generale (2-4%), contribuiscono a rendere apparentemente più difficoltoso il percorso per le donne con epilessia verso la gravidanza. In realtà, però, nella grande maggioranza dei casi non si riscontrano problemi e ben oltre il 90% delle donne con epilessia ha una gravidanza dagli esiti positivi.
La Lega Italiana Contro l’Epilessia e Fondazione ISTUD avviano una raccolta di narrazioni rivolta ai pazienti
Roma – Oltre un paziente su 2, il 60% delle persone con epilessia, non è occupato e riporta difficoltà di inserimento lavorativo, o mantenimento dell’occupazione. Uno scenario già descritto dai risultati dalla ricerca “ERE – gli Epilettologi Raccontano le Epilessie”, presentata in occasione dell’ultimo Congresso della Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE) insieme dall’Istituto ISTUD, secondo cui il 31% delle persone con epilessia non lavora per disoccupazione, il resto per ragioni di età – studenti o pensionati – per attività domestica o per dichiarata inabilità al lavoro. Quasi un paziente su 2 (il 44%) si vede negato un impiego a causa della malattia.
La LICE rassicura le oltre 500mila persone che soffrono della patologia in Italia
Roma – Nessuna conseguenza dai vaccini anti-COVID per chi soffre di epilessia. Non ci sono al momento evidenze che tali vaccini aggravino la patologia, né che le persone con epilessia abbiano un più alto rischio di effetti indesiderati dopo la vaccinazione. L’epilessia di per sé non costituisce una controindicazione per la vaccinazione anti-COVID-19. La Lega Italiana Contro l’Epilessia - LICE chiarisce qualsiasi dubbio, seppur legittimo, sull’opportunità o meno da parte di persone con epilessia di seguire il protocollo vaccinale previsto per l’emergenza COVID-19.
L'indicazione è quella di trattamento aggiuntivo delle crisi a esordio focale resistenti ai farmaci nei pazienti adulti
Roma, 30 marzo 2021 – Angelini Pharma, azienda farmaceutica internazionale di proprietà di Angelini Holding - che ha recentemente acquisito la società biofarmaceutica Arvelle Therapeutics – ha annunciato oggi che la Commissione Europea (CE) ha concesso l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio di cenobamato per il trattamento aggiuntivo delle crisi a esordio focale con o senza generalizzazione secondaria in pazienti adulti con epilessia che non sono stati adeguatamente controllati, nonostante un’anamnesi di trattamento con almeno due farmaci antiepilettici.
Una piattaforma interattiva sulla patologia è disponibile per insegnanti e studenti dagli 8 ai 12 anni
Le epilessiecome materia da studiare a scuola. Da imparare e da conoscere per abbattere barriere ed inutili paure. Ma anche falsi miti e luoghi comuni. Continua “A scuola di epilessia, quando la malattia ci chiede di sapere”, la prima campagna educativa digitale sulle epilessie nelle scuole elementari promossa dalla LICE (Lega Italiana Contro l’Epilessia), una piattaforma digitale interattiva destinata ai docenti e ai loro alunni di età compresa tra gli 8 e i 12 anni, che ha come obiettivo principale quello di far conoscere, le epilessie e l’impatto che possono avere sul bambino che ne soffre, nonché di fare chiarezza sugli atti pratici da effettuare e quelli da evitare nel caso si assista ad una crisi.
Pubblicati i dati di una ricerca condotta a campione in Italia, Spagna, Francia, Germania e UK sulla percezione dell'epilessia in occasione del Purple Day
Sono 4.000 i cittadini e le cittadine europee intervistati da SWG per conto di Angelini Pharma in occasione del Purple Day, la giornata internazionale di sensibilizzazione sulla epilessia, una delle patologie neurologiche più diffuse, con 6 milioni di casi in Europa[1], 500.000 solo in Italia[2]. Ne emerge un quadro solo in apparenza rassicurante: la maggior parte degli intervistati nei cinque Paesi coinvolti nell’indagine ritiene infatti che le persone con epilessia siano persone del tutto normali, soprattutto se assumono regolarmente i propri farmaci. Anche da un punto di vista lavorativo più della metà degli intervistati ritiene che le persone affette da epilessia possano fare qualsiasi mestiere. Tuttavia, alla domanda “se tu avessi l’epilessia, ne parleresti con i tuoi colleghi o avresti paura di perdere il lavoro?” oltre il 40% degli intervistati in tutti i Paesi risponde che avrebbe timore di essere licenziato e oltre il 30% non condividerebbe l’informazione sulla propria malattia con i colleghi e le colleghe.
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