L’aula della Camera ha detto sì l’8 maggio scorso
Non più solo rene e fegato - oltre a sangue, midollo e sangue cordonale - ma anche polmone, pancreas e intestino. Sono questi gli organi che ora si potranno donare da vivi a chi ne ha bisogno. La Camera la approvato le nuove norme all’unanimità aprendo così nuove possibilità terapeutiche per i pazienti italiani.
Nel corso della seduta è intervenuto il sottosegretario di Stato per la salute, Adelfio Elio Cardinale, il quale ha riferito che il Ministero della salute vede con favore l'iniziativa parlamentare in esame, dal momento che essa è volta a superare il vincolo dell'articolo 5 del Codice Civile (l’articolo vieta gli atti di disposizione del proprio corpo quando cagionino una diminuzione permanente dell'integrità fisica, o quando siano altrimenti contrari alla legge, all'ordine pubblico e al buon costume). Il sottosegretario Cardinale ha, poi, ricordato che, come già avviene per il trapianto da vivente di rene e fegato, le autorizzazioni per il trapianto da vivente di polmoni, intestino e pancreas, saranno limitate ai centri già autorizzati al trapianto da cadavere.
Il provvedimento consente quindi (in deroga al divieto dell’articolo 5 del Codice Civile) di disporre a titolo gratuito di parti di polmone, pancreas ed intestino al fine esclusivo del trapianto tra persone viventi e prevede l’applicazione delle disposizione di legge 26 giugno 1967, n. 458 (Trapianto del rene tra persone viventi) e del regolamento di cui al decreto ministeriale del 16 aprile 2010, n. 116 (Regolamento per lo svolgimento delle attività di trapianto di organi da donatore vivente).
I trapianti potranno essere effettuati solo da persone maggiorenni, secondo i regolamenti già vigenti, che disciplinano le forme e le condizioni della donazione e le modalità dell'effettuazione del trapianto
Il provvedimento prevede infine una clausola di invarianza finanziaria, in cui si stabilisce che l'attuazione della legge dovrà essere effettuata nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
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