Teresa Petrangolini (Università Cattolica del Sacro Cuore): “il progetto pilota in Lazio e Toscana può essere una grande spinta per l’estensione dello screening a livello nazionale”
Teresa Petrangolini, Direttore Patient Advocacy LAB, ALTEMS, Università Cattolica del Sacro Cuore, elogia il progetto pilota di screening neonatale per l'atrofia muscolare spinale (SMA) al via in Lazio e in Toscana, augurandosi che queste due regioni facciano da volano per tutto il Paese. “Questo progetto – spiega Petrangolini – può essere davvero una grande spinta per l’estensione dello screening a livello nazionale. Si tratta di un’iniziativa davvero pregevole, che si è avuta grazie alla sinergia e all’unione creatasi attorno all'associazione Famiglie SMA, 'coagulatore' di forze e di energie”.
Molte sono state le difficoltà affrontate ma, grazie alla collaborazione tra più realtà, il progetto pilota relativo allo screening neonatale per la SMA è finalmente partito e permetterà di diagnosticare la malattia a poche ore dalla nascita. La diagnosi precoce è fondamentale, a maggior ragione se si pensa che oggi è disponibile in Italia il primo farmaco per la patologia, approvato da AIFA, che il Lazio sta già dispensando attraverso gli ospedali Gemelli e Bambino Gesù. Poter trattare presto i piccoli pazienti può voler dire salvare loro la vita.
Effettuare lo screening di circa 120-140mila bambini in due anni è l'obiettivo della sperimentazione che si svolgerà in Lazio e Toscana, e che si spera porti all'implementazione stabile della procedura in tutto il Paese.
Il video è stato realizzato grazie al contributo non condizionato di PerkinElmer.
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