E’ costituita da metaboliti naturali del corpo e l’FDA l’ha già approvata
Una ricerca condotta da un team di statunitensi e australiani avrebbe individuato una nanoparticella biodegradabile in grado di indurre il sistema immunitario a non attaccare più la mielina e fermare quindi il processo che è alla base della sclerosi multipla. Grazie a una tecnica innovativa la particella può trasportare un antigene che “ordina” al sistema immunitario di bloccare la reazione autoimmune.
Nella sclerosi multipla, infatti, il sistema immunitario attacca la membrana mielinica che isola le cellule nervose nel cervello, midollo spinale e nervo ottico. Quando l'isolamento viene distrutto, i segnali elettrici non sono più in grado di viaggiare. La nanoparticella creata dai ricercatori è stata in grado, sul modello animale, di trasportare un antigene che aiuta il sistema immunitario a riconoscere la mielina e a far sì che essa non diventi oggetto della sua reazione. La nanoparticella in questione è costituita da acido lattico e acido glicolico, metaboliti naturali del corpo umano. La sostanza è stata approvata dalla FDA.
Secondo lo studio, pubblicato su Nature Biotechnology, la speciale tecnica nanotecnologica potrebbe nel futuro trovare applicazione su una grande varietà di malattie autoimmuni, incluso il diabete di tipo 1, le allergie alimentari e alcune allergie come l'asma.
Seguici sui Social