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Paziente oncologico

Il servizio è rivolto a pazienti con tumore solido avanzato/metastatico che seguono una terapia orale

Milano - È affetto da tumore solido, con malattia in fase avanzata o metastatica e riceve una terapia orale. Ecco il paziente che può beneficiare di “OncoHome”, il progetto pilota sviluppato dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano (INT) insieme all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano (HSR) e all’ASST di Cremona, con il patrocinio di AIOM (Associazione Italiana Oncologi Medici).

FISH

La Federazione Italiana Superamento Handicap traccia il drammatico bilancio delle politiche adottate nei confronti di disabili e caregiver dallo scoppio dell’emergenza COVID

La FISH, Federazione Italiana Superamento Handicap, a poco più di un anno dallo scoppio della pandemia di COVID-19, ha provato a tracciare un bilancio delle politiche fin qui adottate nei confronti delle persone con disabilità e dei loro familiari, caregiver e assistenti personali. Il tutto attraverso un manifesto-denuncia in cui viene lanciato l’allarme sul fatto che gli importanti risultati che erano stati ottenuti, negli anni, sul terreno dell’inclusione, lavorativa, sociale e scolastica, in una parola, esistenziale, si stanno via via smantellando, restituendoci un Paese che è diventato meno accessibile, sempre meno accogliente e sempre più egoista. Riportiamo di seguito il manifesto della FISH.

Claudia Frizzarin

La testimonianza di Claudia, padovana: impossibile prenotare, troppe incongruenze

Nelle ultime settimane lo Sportello Legale OMaR, impegnato a monitorare quotidianamente le attività vaccinali anti-Covid a livello regionale ha raccolto moltissime segnalazioni da parte di cittadini arrabbiati e disorientati. Troppe le informazioni discordanti che circolano, tramite canali ufficiali o meno, sulle modalità di accesso al vaccino, tra prenotazione diretta, chiamata da parte dei centri di riferimento o dalla Asl, piuttosto che dal medico di base.

Bufalavirus feti e vaccino

Nessuna traccia di cellule embrionali all’interno dei vaccini e nessun commercio di embrioni abortiti in atto. La bufala smontata da Roberta Villa


Dall’omelia choc di un sacerdote di Cesena ai fantasiosi video di sedicenti biologi improvvisati, la notizia sui vaccini che contengono feti abortiti è la bufala del momento, che imperversa nel web e non solo. In realtà si tratta di una fake news ormai datata, che in questi giorni è tornata alla ribalta, insinuandosi tra le polemiche più o meno costruttive sulla campagna vaccinale anti COVID-19 in corso.
Che ci siano donne che vengono ingravidate appositamente per poi "rubare" loro il feto, abortito ma vivo (procedura tra l’altro scientificamente impossibile) e usato per sviluppare i vaccini, è assolutamente falso e inverosimile.
Ma da dove ha origine questa convinzione errata?

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L’intervista-video a Sergio Lai, vicepresidente e general manager di Sobi Italia, in occasione della settima edizione del Premio OMaR

“Riteniamo che per aiutare i pazienti affetti da malattie rare serva un impegno non solo tradizionale e farmacologico, ma anche sociale e divulgativo: dobbiamo diffondere il concetto di diversità e di rarità al di fuori del mondo ristretto dei pazienti e di chi se ne occupa”, ha affermato Sergio Lai, vicepresidente e general manager di Sobi Italia, Grecia, Cipro e Malta, in occasione del VII Premio OMaR per la Comunicazione sulle Malattie e i Tumori Rari.

Vaccino AstraZeneca, raccomandato uso over 60. Assicurata la seconda dose a tutti

Pubblicata la circolare del Ministero della Salute sulla base del parere di AIFA

La circolare del Ministero della Salute che ha aggiornato le raccomandazioni sul vaccino Vaxzevria di AstraZeneca è stata pubblicata e inviata a Regioni, istituzioni ed associazioni.

Il documento ribadisce che “il vaccino Vaxzevria è approvato a partire dai 18 anni di età. Sulla base delle attuali evidenze, tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte della elevata mortalità da COVID-19 nelle fasce di età più avanzate, ne raccomanda un suo uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni. In virtù dei dati ad oggi disponibili, chi ha già ricevuto una prima dose del vaccino Vaxzevria, può completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino.”

Annarita Egidi

La nomina succede al ruolo di Market Access Director e a quello di Country Head dell’Oncology Division

Annarita Egidi è stata nominata nuovo General Manager della divisione italiana dell’azienda farmaceutica Takeda. “Inizia ora una nuova fase per me e per Takeda Italia”, commenta Egidi. “L’Azienda ha chiuso un 2020 straordinario: in piena ondata pandemica è stata infatti completata l’integrazione con Shire e, seppur lavorando quasi interamente da remoto, l’Organizzazione ha garantito lo svolgimento di tutte le attività, mantenendo costante l’attenzione ai pazienti. La pandemia ci pone oggi di fronte ad un contesto in continua mutazione. Le nuove esigenze dei pazienti, la pressione sul sistema sanitario, il ruolo cruciale della Digital Health ci mostrano con chiarezza la necessità di una svolta”.

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