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L'accumulo di ferro del pancreas è infatti correlato alle cardiopatie nei talassemici

 

“I risultati a cui siamo giunti con l’applicazione della nuova tecnologia T2, il cui studio è stato fortemente sostenuto anche dalla SITE è solo il primo passo di una serie importantissima di applicazioni. Il prossimo sarà utilizzare la nuova tecnologia per valutare gli accumuli di ferro nel Pancreas che, è dimostrato, sono correlati alle cardiopatie nei talassemici”. A dirlo è Paolo Cianciulli presidente della SITE – Società Italiana di Talassemie ed emoglobinopatie.

“Fino ad oggi infatti – spiega – gli effetti del ferro nel pancreas sono stati poco studiati, la T2 ci permetterà di farlo con precisione”.
La Sita ha avuto un ruolo molto importante nel sostenere il progetto MIOT da cui è nata la nuova tecnologia diagnostica.
“Fin dall’inizio – spiega Cianciulli – abbiamo creduto nel progetto e abbiamo contributo sia a creare il network con gli altri ospedali sia, e soprattutto, ad avvertire i vari centri della talassemia affinché aderissero al progetto e inviassero i propri pazienti,. E' dunque anche grazie allo sforzo della nostra società che si è riuscito a creare un database così ampio di pazienti, un risultato di cui siamo molto orgogliosi e che siamo certi aiuterà a compiere ulteriori passi avanti nella cura della malattia”.

 

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