Si è svolto la settimana scorsa ‘Ipofisando 2015: Sindrome di Cushing e insufficienza surrenalica dal sospetto clinico alla gestione terapeutica’, il Corso di aggiornamento in Endocrinologia, promosso, organizzato e ospitato dalla Clinica di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dell’A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona.

Il Corso, aperto a tutti gli endocrinologi italiani con particolare attenzione ai giovani specialisti, si proponeva di fornire ai partecipanti gli strumenti necessari per riconoscere e gestire gli effetti di patologie di estrema complessità quali la Malattia di Cushing e l’insufficienza surrenalica; all’interno delle singole sessioni multidisciplinari si è discusso di casi clinici provenienti dalla Clinica di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo di Ancona e da altri centri specialistici italiani.

 

“Aver pensato a un Corso di aggiornamento sulla Sindrome di Cushing e l’insufficienza surrenalica qui ad Ancona – ha affermato Giorgio Arnaldi, Endocrinologo Dirigente Medico dell’A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona – rappresenta la conferma del nostro Centro di Endocrinologia quale polo di riferimento nazionale. Inoltre testimonia la necessità che avvertiamo di diffondere conoscenza tra gli endocrinologi e mettere in atto percorsi diagnostico-terapeutici standardizzati e condivisi su queste patologie tanto complesse. Il Corso è puramente didattico, la sua valenza sta nell’andare incontro ai bisogni del singolo specialista sul proprio territorio con l’obiettivo di creare una rete nazionale di conoscenze e di condivisione delle informazioni”.

La Clinica di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dell’A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona, realtà di eccellenza riconosciuta a livello internazionale può contare su un team multidisciplinare, composto, oltre che da endocrinologi, neurochirurghi, neuroradiologi, patologi e biologi di laboratorio.
“La nostra équipe laboratoristica ha avuto la capacità di mettere a punto alcuni innovativi test diagnostici oggi riconosciuti e applicati a livello internazionale per la diagnosi differenziale tra Malattia di Cushing e pseudo-Cushing – ha proseguito Arnaldi, che recentemente Expertscape ha incluso nella classifica dei primi dieci migliori medici a livello mondiale nel campo delle patologie da eccesso di ormoni glucocorticoidi – inoltre, eseguiamo, e siamo uno dei pochi Centri italiani a farlo, la valutazione di tutti i metaboliti del cortisolo, grazie a tecniche di cromatografia liquida e spettroscopia. Il nostro laboratorio esegue la valutazione del cortisolo anche sulla saliva, test che per la sua semplice e non invasiva modalità, facilita la diagnosi e la gestione dei pazienti che sono in trattamento, in quanto rende possibile ripetere l’analisi anche più volte nello stesso giorno evitando il prelievo di sangue”.

Rare ma non infrequenti, la Malattia di Cushing e le insufficienze surrenaliche sono patologie molto complesse la cui diagnosi non è sempre semplice da accertare. In particolare nella Malattia di Cushing, che colpisce soggetti giovani ed è caratterizzata da un eccesso di cortisolo prodotto nella maggior parte dei casi a causa di un tumore dell’ipofisi, sono presenti sintomatologie di grande impatto sociale quali obesità, ipertensione, diabete, osteoporosi, irsutismo e alterazioni del ciclo mestruale, ipogonadismo e depressione. Per i pazienti affetti da questa patologia da dicembre 2014 è però disponibile pasireotide, farmaco approvato in Italia per la cura della Malattia di Cushing, alla quale fino ad oggi si riservava come unica opzione terapeutica il trattamento chirurgico. Pasireotide è un analogo della somatostatina, l’ormone che regola la funzione della ghiandola ipofisaria. Il farmaco si lega in modo altamente selettivo a 4 dei 5 recettori della somatostatina bloccando la produzione di ACTH da parte del tumore ipofisario e, quindi, l’eccessiva secrezione di cortisolo a livello delle ghiandole surrenaliche.
La Clinica di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo dell’A.O.U. Ospedali Riuniti di Ancona dedica le sue migliori competenze alle persone affette da Malattia di Cushing e insufficienza surrenalica, grazie a una laboratoristica d’avanguardia e ad altri due importanti punti di forza: la sperimentazione di nuovi farmaci e la ricerca. Pasireotide, ad esempio, è stato somministrato per la prima volta al mondo nel 2004 ad una paziente affetta da Malattia di Cushing seguita all’interno della Clinica endocrinologica marchigiana.

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