Potrebbe essere usata anche come marcatore di malattia
Usa – I ricercatori della Columbia University potrebbero aver identificato la causa della forma sporadica della malattia di Parkinson. La ricerca, pubblicata su Nature, dimostrerebbe il ruolo chiave della proteina alfa-sinucleina nel ruolo dello sviluppo della malattia e offrirebbe quindi nuovo potenziali bersagli terapeutici.
Non si tratta di una novità assoluta, che questa proteina fosse coinvolta nella malattia era già noto tanto che da poco tempo è cominciata la prima sperimentazione di un possibile vaccino con un farmaco che andrebbe ad attaccare proprio la alfa sinucleina.
Lo studio della Columbia University, coordinato dalla Dott.sa Asa Abeliovich, si è basato principalmente sull’analisi del tessuto cerebrale umano. Secondo il team le persone che presentano alcune varianti del gene deputato alla produzione di alfa-sinucleina producono una quantità eccessiva della proteina stessa, che danneggia i neuroni, in particolare i neuroni dopaminergici.
Utilizzando varie tecniche di mappatura genica i ricercatori hanno quindi confermato che l’alfa-sinucleina è un fattore importante per la comparsa del Parkinson, che quindi potrà essere considerata un potenziale bersaglio terapeutico. Il team medico ha già identificato dei potenziali farmaci che riducono l’accumulo di alfa-sinucleina e che in un futuro non lontano potrebbero essere testati sui pazienti.
Inoltre potrebbero essere effettuati dei test per rivelare la presenta di elevati livelli di alfa-sinucleina nel sangue. "C'è un enorme bisogno di un biomarker per il Parkinson – dichiara Abeliovich - che ora può essere diagnosticata solo sulla base dei sintomi clinici. La scoperta è particolarmente interessante, ma deve essere convalidato in altri gruppi di pazienti”.
“Inoltre – conclude Abeliovich – abbiamo riscontrato che anche l’esposizione a sostanze tossiche può aumentare l’incidenza di questa forma di trascrizione scorretta dell’ alfa-sinucleina. Pertanto devono essere considerati anche i fattori ambientali.”
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