Il carcinoma a cellule di Merkel (CCM) è un raro tumore della pelle ricondotto alla famiglia degli APUDomi e definito come 'carcinoma neuroendocrino della cute'. Fu descritto per la prima volta nel 1972. Colpisce un sottogruppo di cellule neuroendocrine cutanee - le cellule di Merkel - dalle quali il nome. Si tratta di una forma tumorale primitiva, contraddistinta dalla comparsa – specialmente a livello della testa e del collo – di lesioni eterogenee di varie dimensioni, che solitamente si manifestano come un nodulo color carne o rosso-bluastro, duro, indolore e lucido. L’infezione da poliomavirus a cellule di Merkel rappresenta uno dei principali fattori di rischio di CCM.
Il primo specialista visitato dai pazienti è generalmente il dermatologo, la diagnosi definitiva viene fatta con biopsia cutanea. Dal punto di vista istologico, i CCM sono carcinomi neuroendocrini scarsamente differenziati. La causa esatta del CCM non è nota, ma sembra essere dovuta all'esposizione solare e all'immunosoppressione. L'immunoistochimica mostra una positività ai marcatori neuroendocrini (enolasi neurone-specifica, sinaptofisina) e citocheratinici (citocheratina 20), permettendo così di distinguere il CCM da altri tumori a piccole cellule.
Il carcinoma a cellule di Merkel crea comunemente metastasi al di là della pelle: tende a raggiungere prima i linfonodi vicini e può diffondersi a fegato, ossa, polmoni o cervello, dove può interferire con il funzionamento di questi organi. Nella fase metastatica è più difficile da trattare e può essere fatale.
La presa in carico dipende dallo stadio del tumore alla diagnosi, dalla sua grandezza e localizzazione e dall'età e dallo stato di salute generale del paziente. Il trattamento comprende la chirurgia (escissione locale radicale, linfadenectomia selettiva), la terapia radiante e la chemioterapia (solo per i pazienti affetti da metastasi). La terapia di supporto migliora la qualità della vita dei pazienti. Molti soggetti affetti da CCM muoiono nei tre anni successivi alla diagnosi. Tuttavia, i pazienti che non presentano metastasi ai linfonodi hanno una prognosi molto buona. Il tasso di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è del 30-64% nei pazienti con CCM a qualsiasi stadio, mentre è inferiore al 18% nei pazienti con CCM metastatico. Inoltre, il tasso di sopravvivenza è migliore nelle donne rispetto agli uomini.
Nel 2017 è stata approvata, sia negli Stati Uniti che in Europa, una terapia innovativa basata su un anticorpo monoclonale diretto contro la proteina PD-L1 e utilizzabile nella fase metastatica della malattia.
Il carcinoma a cellule di Merkel rappresenta meno dell'1% di tutti i tumori maligni della cute. L'incidenza annuale stimata è di 1-2 casi su 500.000 nella popolazione bianca, ed è in costante aumento. Il CCM di solito si manifesta negli anziani della popolazione bianca (età media alla diagnosi 68-75 anni); solo il 5% dei casi insorge prima dei 50 anni. La distribuzione è omogenea nei due sessi, anche se alcuni autori evidenziano una leggera prevalenza maschile.
Fonte: Orphanet
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