Un bambino britannico di tre anni può nutrirsi solo di caramelle alla menta perché è affetto dalla gastroenterite eosinofila che non gli permette di mangiare cibo "normale". E’ la storia di Finley, un bimbo che combatte contro tutto ciò che arriva nel suo apparato digerente come se fosse un virus e vive di controlli, flebo, sondino e di tanta solitudine.
Secondo quanto racconta il Daily Mirror, per sostenerne la crescita e il quotidiano consumo energetico, Finley è costretto a sottoporsi ad una alimentazione controllata con il sondino per 6 volte al giorno e l'unica evasione è rappresentata proprio dal consumo di 10 caramelle al giorno, per un totale di circa 3.650 l'anno. Se il piccolo cercasse di mangiare normalmente, infatti, soffrirebbe di fortissimi dolori intestinali, nausea, vomito e diarrea.
La gastroenterite eosinofila (EGE) è una condizione patologica non frequente, caratterizzata dalla presenza di sintomi gastrointestinali non specifici, associati a un'infiltrazione eosinofila del tratto gastrointestinale (una o più aree), senza coinvolgimento sistemico. La terapia si basa, in primo luogo, sulla dieta, in associazione con la corticoterapia orale durante le esacerbazioni acute della malattia. Può essere necessaria la corticoterapia di mantenimento a basse dosi per controllare la malattia. La prognosi è buona nonostante l'evoluzione cronica.
Come riportato dal giornale britannico, la mamma affronta la situazione lottando per rendere la vita del bimbo un po' più piacevole: “Ho fuso le caramelle per farne dei lecca lecca, per fargli provare qualcosa di diverso. A Finley è piaciuto il Natale – racconta la mamma - anche se la sua cena era a base di ghiaccio, acqua e caramelle. Anche la sorellina di 5 anni, soffre di una forma più leggera della stessa malattia e, in famiglia, ci sono altre persone con allergie alimentari ma nessuno come Finley”.
La storia di Finley è stata ripresa dal Daily Mirror da Adnkronos Salute.
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