Nello studio clinico CHAMPION-NMOSD non sono state riportate ricadute della malattia nei pazienti trattati con il farmaco
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità del farmaco ravulizumab per il trattamento degli adulti affetti da disturbo dello spettro della neuromielite ottica (NMOSD) e positivi all'anticorpo anti-aquaporina-4. Ravulizumab è il primo inibitore della proteina C5 del complemento a lunga durata d’azione indicato per il trattamento di questa malattia rara.
La rimborsabilità di ravulizumab da parte di AIFA fa seguito all’approvazione da parte della Commissione Europea nel maggio 2023 e si basa sui positivi risultati emersi dallo studio di Fase III CHAMPION-NMOSD, nel corso del quale non sono state riportate ricadute della malattia da parte dei pazienti trattati con ravulizumab con una durata mediana del trattamento di 73 settimane (riduzione del rischio di ricaduta: 98,6%) e proseguendo con una durata mediana di 90 settimane.
La neuromielite ottica è una rara e debilitante malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale (SNC), in particolare il midollo spinale e i nervi ottici. La maggior parte delle persone affette da NMOSD va incontro a ricadute imprevedibili, caratterizzate da una nuova insorgenza di sintomi neurologici o da un peggioramento dei sintomi esistenti, che tendono a essere gravi e ricorrenti e possono causare disabilità permanente. Si stima che in Italia siano 1.500-2.000 le persone che convivono con questa malattia.
Eleonora Cocco, Professoressa Ordinaria di Neurologia presso l’Università di Cagliari e Direttrice UO Centro Regionale Sclerosi Multipla, ASL Cagliari/Università di Cagliari, ha dichiarato: “La gestione ottimale della NMOSD implica innanzitutto evitare l’insorgenza delle ricadute, che sono caratterizzate da una nuova insorgenza di sintomi neurologici o da un peggioramento di quelli esistenti, che tendono a essere gravi e ricorrenti: anche una sola ricaduta può causare disabilità irreversibili, determinando una riduzione delle autonomie e della qualità di vita delle persone affette”.
Carlo Pozzilli, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Neuroscienze Umane, Università La Sapienza e Direttore Centro Sclerosi Multipla, Ospedale S. Andrea di Roma, ha commentato: “L'approvazione di ravulizumab da parte dell’AIFA mette a disposizione dei pazienti italiani con NMOSD e dei loro medici un trattamento innovativo, a lunga durata d'azione, che può ridurre il rischio di ricadute in una misura mai raggiunta ad oggi: lo studio di Fase III ha evidenziato infatti l’assenza di ricadute per una media di 73 settimane con una somministrazione del farmaco ogni otto settimane. Un risultato importante che offre ai pazienti una nuova opzione terapeutica per la gestione della malattia”.
L’annuncio della rimborsabilità di ravulizumab in Italia è stato accolto con favore da AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e da AINMO (Associazione Italiana Neuromielite Ottica), le associazioni che rappresentano i pazienti italiani affetti da questa patologia rara. “È un’ottima notizia per le persone che in Italia soffrono di neuromielite ottica, una malattia ancora non guaribile ma che oggi, proprio grazie ai progressi della ricerca medico-scientifica, si può affrontare con maggiore fiducia”, ha commentato il Prof. Mario Alberto Battaglia, socio fondatore e Vice Presidente di AINMO e Direttore Generale di AISM. “L’impegno deve ora continuare, anzi intensificarsi, sul fronte dei trattamenti, mettendo a disposizione nelle Regioni e nelle Aziende Sanitarie, con il Servizio Sanitario Nazionale, il farmaco migliore per la condizione clinica di ogni persona, così come su quello della correttezza e tempestività della diagnosi nei Centri clinici di riferimento riconosciuti e del sostegno ai pazienti in tutti gli ambiti sanitari e sociali”.
“Il disturbo dello spettro della neuromielite ottica è una malattia insidiosa, di difficile diagnosi e dal decorso imprevedibile, che purtroppo può condizionare molto pesantemente la vita di chi ne soffre. L’approvazione della rimborsabilità di ravulizumab in Italia rappresenta un passo avanti significativo nel trattamento di questa patologia rara, una soluzione terapeutica innovativa ed efficace che ha dimostrato di poter realmente cambiare la vita dei pazienti”, sottolinea Anna Chiara Rossi, VP & General Manager Italy, Alexion, AstraZeneca Rare Disease. “Siamo orgogliosi di questo risultato, frutto del costante impegno di Alexion per fornire terapie trasformative e migliorare la vita delle persone con malattie rare e quella dei loro cari”.
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