La statunitense Fda ha approvato in questi giorni l’impiego di gefitinib quale terapia di prima linea per i pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule in fase metastatico, in presenza di mutazioni del gene EGFR, verificate attraverso un test specifico.
L’approvazione Usa deriva dai dati dello studio IFUM, un trial di di Fase IV, in aperto, multicentrico, monobraccio, condotto in 13 Paesi europei, Italia compresa, per confermare ulteriormente efficacia, sicurezza e tollerabilità di gefitinib in pazienti occidentali.
I risultati dello studio dimostrano infatti che la terapia di prima linea con gefitinib comporta un tasso di regressione della malattia (ORR) del 70% nei pazienti occidentali affetti da NSCLC positivo alla mutazione EGFR, risultato sovrapponibile a quello ottenuto nella popolazione asiatica.
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