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Arnaldo D’Amico delle pagine Salute del quotidiano La Repubblica e Maddalena Guiotto del mensile About Pharma (ex aequo); Salvatore Sabatino del portale di Radio Vaticana e Barbara Gallavotti della trasmissione televisiva di Rai Uno Super Quark: questi i vincitori del secondo Premio Giornalistico Merck Serono “Personalizzazione, sopravvivenza e qualità di vita: un futuro per i pazienti oncologici”.
Il Premio è stato istituito da Merck Serono S.p.A., affiliata italiana di Merck Serono, la divisione biofarmaceutica di Merck, con l’ obiettivo di promuovere una corretta informazione in ambito oncologico ed aumentare l’attenzione nei confronti di patologie tumorali che, pur coinvolgendo numerosi pazienti, raramente godono di spazi adeguati sui media.

La Giuria era così composta:

· Dottor Mario Bernardini, Presidente Associazione Stampa Medica Italiana (ASMI)
· Dottor Carmelo Iacono, Presidente Fondazione AIOM
· Dottor Giovanni Rossi, Presidente Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI)
· Dottor Luca Naponiello, Communication Manager Merck Serono S.p.A.

I Giurati hanno deciso di assegnare i riconoscimenti ai giornalisti che si sono maggiormente distinti nel trasmettere un messaggio di speranza, rispettando i contenuti scientifici e svolgendo la loro attività con competenza, dedizione, serietà, chiarezza di linguaggio e capacità divulgative.

Questi i lavori premiati e le relative motivazioni:

· Nella categoria “Quotidiani e testate on line”, Salvatore Sabatino per l’articolo “Stati Uniti: apre la 49ma edizione del congresso mondiale di Oncologia”, pubblicato l’1 giugno 2013.
Il giornalista ha affrontato, con tono divulgativo e completezza, numerosi temi. La scrittura pulita ed il linguaggio chiaro non sono mai andati a discapito della correttezza scientifica
· Nella categoria “Periodici” sono stati assegnati due premi ex aequo: Arnaldo D’Amico è stato premiato per l’articolo “Cancro da sesso orale, caccia al virus mutante”, pubblicato l’11 giugno 2013, con il quale il giornalista ha presentato un ricco reportage dal Congresso ASCO di Chicago, informando i lettori su una patologia oncologica, il tumore del testa-collo, che generalmente ha meno spazio sui media con dovizia di dati e toccando temi come prevenzione, diagnosi e terapia. Sempre nella categoria “Periodici”, è stata premiata Maddalena Guiotto per l’articolo “Lotta al cancro: parte l’era della bioinformatica”, pubblicato nel mese di settembre 2013. La Giuria ha considerato il suo lavoro completo ed equilibrato in tutte le sezioni, valido per completezza dei contenuti, prospettive e qualità divulgativa
· Nella categoria “Radio e tv”, il premio è stato assegnato a Barbara Gallavotti per il servizio “L'adroterapia: nuova frontiera nella lotta ai tumori”, andato in onda il 24 agosto 2013 all’interno della trasmissione di Rai Uno Super Quark, con il quale la giornalista ha presentato questa innovazione terapeutica con accuratezza e rigore scientifico.

Rispetto all’edizione dello scorso anno, è aumentato notevolmente il numero delle richieste di partecipazione: gli 84 lavori presentati sono il segno della forte sensibilità dei giornalisti nei confronti di argomenti che, seppur complessi, necessitano di essere approfonditi e divulgati presso l’opinione pubblica. Particolare attenzione è stata dedicata al cambiamento che si sta registrando nella ricerca scientifica in oncologia, orientata all’individuazione della “terapia giusta al paziente giusto”.

“Di fronte ad un problema serio come una patologia tumorale - ha dichiarato il Dottor Antonio Messina, Presidente e Amministratore Delegato di Merck Serono S.p.A. – il desiderio e la necessità di essere informati diventano una vera e propria urgenza. Un’urgenza carica di timori, speranze ed aspettative, a cui anche i professionisti dell’informazione sono chiamati a rispondere, coniugando il dovuto rigore scientifico ad un linguaggio accessibile a tutti. Il nostro Premio Giornalistico riconosce il lavoro di quanti si impegnano in questo percorso, diffondendo una corretta informazione sull’innovazione terapeutica in ambito oncologico e portando all’attenzione dell’opinione pubblica un tema delicato e spesso di difficile divulgazione.”


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