Firenze - Si è concluso a Madrid il 4°Congresso europeo sulla Narcolessia organizzato per volere dell’European Narcolepsy Network, la rete internazionale degli specialisti di questa malattia, in occasione della Giornata Europea della Narcolessia.
Durante il Congresso spagnolo è emerso che il numero di studi in corso su questa malattia sono aumentati in tutta Europa anche se la cura appare ancora lontana. Inoltre si è discusso in particolare del vaccino antifluenzale H1N1, che si suppone sia la causa dell’aumento dei casi di narcolessia nei ragazzi nei paesi scandinavi.
La ricerca relativa a questa rara malattia neurologica è aumentata esponenzialmente in questi anni anche a seguito della scoperta di una relazione tra questa patologia e altre che colpiscono milioni di persone nel mondo quali l’obesità e la pubertà precoce nei bambini. Gli specialisti infatti sperano che investendo nello studio di questa malattia si possano fare passi avanti nella comprensione e nella cura delle altre patologie correlate.
Da segnalare un grande riconoscimento per la ricerca italiana; la giovane dottoressa Francesca Poli del team bolognese del Dr. Giuseppe Plazzi, è stata premiata come promettente giovane ricercatore. La dottoressa ha presentato proprio una ricerca sulla pubertà precoce e l’obesità nei bambini e negli adolescenti affetti da narcolessia.
“Siamo orgogliosi di aver partecipato alla ricerca che ha ricevuto il premio” dice Icilio Ceretelli presidente dell’AIN, Associazione Italiana Narcolettici, “tanti dei nostri associati si sono messi a disposizione della dottoressa, ma la strada è ancora lunga. Abbiamo bisogno di diffondere la conoscenza di questa grave malattia che spesso sfugge anche ai medici di base, e di lavorare affinché i nostri cari possano vivere una vita il più possibile normale finché non si troverà una cura definitiva, soprattutto visto che la maggior parte dei malati sono bambini ed adolescenti. A questo scopo, abbiamo presentato un progetto di collaborazione telematico con tutte le associazioni, che sarà gestito da un referente nazionale e che avrà il compito di tenere viva la comunicazione tra le associazioni tutto l’anno. Il nostro progetto è stato apprezzato, oltre che dalle associazioni presenti a Madrid, anche da molti narcolettici: questo ci fa sperare che in un prossimo futuro sia possibile dar vita a questo progetto e alla realizzazione della giornata europea della narcolessia non soltanto con un evento unico concentrato in un paese, ma con diversi eventi nazionali in parallelo, con un impatto mediatico ancora maggiore.”
Per ulteriori informazioni: www.narcolessia.it
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