In una famiglia è stata individuata la causa della malattia, una mutazione frameshift omozigote nel gene LAT
Londra (REGNO UNITO) – Giunge dal lavoro dei ricercatori dell'UCL Institute of Child Health e di altri istituti scientifici inglesi quella che rappresenta una nuova scoperta nel campo delle immunodeficienze primitive (PI), un gruppo che comprende più di 250 patologie nelle quali il sistema immunitario perde tutta o parte della sua funzionalità, portando il paziente a contrarre più frequentemente pericolose infezioni.
Un team di ricerca londinese, nel recente studio pubblicato sulla rivista The Journal of Allergy and Clinical Immunology, ha descritto una genealogia familiare affetta da un fenotipo di immunodeficienza combinata grave con linfociti T assenti e un numero normale di linfociti B e di cellule NK (linfociti natural killer). In questo gruppo di persone è stata identificata una nuova mutazione frameshift omozigote nel gene che codifica per una proteina nota come 'linker di attivazione dei linfociti T' (LAT).
I tre tipi di cellule appena descritti fanno parte del sistema immunitario e hanno funzioni diverse: i linfociti T sono un gruppo di leucociti che giocano un ruolo centrale nell'immunità cellulo-mediata; i linfociti B hanno come compito principale quello di produrre anticorpi contro uno specifico antigene; le cellule NK, infine, sono particolarmente importanti nel riconoscimento e nella distruzione di cellule tumorali o infette da virus.
Per la funzionalità dei linfociti T è fondamentale l'insieme dei segnali biochimici mediati dal recettore TCR (T Cell Receptor), una proteina presente sulle superficie di queste cellule. Il 'linker di attivazione dei linfociti T' (LAT) è una proteina adattatrice transmembrana che fa parte del complesso di segnalazione TCR e risulta essenziale per lo sviluppo dei linfociti T. A dimostrarlo sono i topi LAT-carenti, che evidenziano una totale assenza periferica di queste cellule.
I ricercatori inglesi hanno preso in esame un gruppo di familiari affetti da una grave forma di immunodeficienza combinata caratterizzata dall'assenza di linfociti T, eseguendo una serie di test genetici, molecolari e funzionali allo scopo di individuare e caratterizzare il potenziale difetto genetico alla base della condizione. Gli stessi scienziati hanno inoltre riportato una completa analisi clinica e immunologica dei pazienti.
Il sequenziamento Sanger del gene LAT ha permesso di identificare una mutazione che causa la completa perdita di funzionalità e di espressione della proteina LAT nei membri della famiglia interessata. I ricercatori hanno inoltre confermato la perdita dell'espressione di LAT e la mancanza di ripristino del segnale TCR nelle linee cellulari LAT-carenti ricostituite con un gene LAT sintetico portatore di questa mutazione di immunodeficienza combinata grave. Per la prima volta, quindi, i risultati di uno studio hanno dimostrato che nei pazienti con immunodeficienza combinata e anomalie dei linfociti T, dovrebbe essere presa in esame la carenza ereditaria di LAT.
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