La presenza della patologia tiroidea potrebbe essere un predittore della sopravvivenza
CHICAGO (U.S.A.) – Una minoranza significativa di pazienti con fibrosi polmonare idiopatica (IPF) mostra caratteristiche di autoimmunità senza i criteri corrispondenti ad una conclamata malattia del tessuto connettivo. Un legame tra IPF e altri processi immuno-mediati, come l’ipotiroidismo, non è stata ancora riportata. Uno studio dell’Università di Chicago, pubblicato sulla rivista Chest ha cercato di stabilire se l’ipotiroidismo è associato a IPF e se i risultati differiscono tra i pazienti IPF con e senza ipotiroidismo.
È stata condotta un’analisi retrospettiva caso-controllo: dei 311 pazienti inviati al Centro per le malattie polmonari interstiziali dell’Università di Chicago con una diagnosi iniziale di IPF, 196 hanno soddisfatto i criteri di inclusione e sono stati ammessi all’analisi finale. Ogni caso è stato abbinato 1:1 per età, sesso e razza ad un paziente di controllo con malattia polmonare ostruttiva cronica.
L'ipotiroidismo è stato identificato nel 16,8% dei casi e nel 7,1% dei controlli. Tra i pazienti con IPF, l’ipotiroidismo è stato associato con un ridotto tempo di sopravvivenza ed è risultato essere un potenziale predittore indipendente di mortalità nell’analisi di regressione multivariata di Cox. Una successiva analisi delle due serie di dati della sperimentazione clinica ha supportato questi risultati.
L'ipotiroidismo è comune tra i pazienti con IPF, con una prevalenza maggiore sia rispetto a quelli con malattia polmonare ostruttiva cronica che rispetto alla popolazione generale. La presenza di ipotiroidismo prevede anche la mortalità dell’IPF: una scoperta che potrebbe migliorare i futuri modelli prognostici. Sono necessarie ulteriori ricerche per determinare il legame biologico tra IPF e ipotiroidismo, e sul modo in cui la presenza di malattie della tiroide possa influenzare la progressione della malattia.
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