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Lo strumento diagnostico è stato realizzato dal Centro per le Malattie Rare del Polmone dell'AOU Policlinico di Modena e di UNIMORE.
L’associazione FUORI DAL BUIO assegnerà sabato una borsa di studio al più giovane ricercatore coinvolto nel progetto

Le malattie rare colpiscono meno di 1 su 2000 persone e la loro gestione rappresenta un problema emergente di assistenza sanitaria. Le malattie rare del polmone rappresentano circa un terzo della mortalità generale per patologie respiratorie. Tra queste la fibrosi polmonare idiopatica (idiopathic pulmonary fibrosis, IPF) ha la più alta prevalenza e la prognosi peggiore. La limitata specificità dei sintomi clinici, associata alla limitata conoscenza della malattia, di solito non consente una diagnosi di IPF nelle fasi precoci della malattia. I pazienti con malattie interstiziali del polmone si presentano molto spesso con un segno clinico particolare all’esame del torace, noto come rantoli crepitanti bilaterali basali “a velcro”.

Sebbene le linee guida sulla diagnosi e la gestione della IPF pubblicate recentemente definiscano la TC torace ad alta risoluzione (HRCT) come l’esame chiave nel work-up dei pazienti con sospetta IPF, l’esame fisico del torace (ed in particolare il reperto di rantoli crepitanti “a velcro”), è segnalato come parte importante del processo diagnostico nell’IPF. Tuttavia la correlazione tra il segno semeiotico dei rantoli “a velcro” e i reperti radiografici non è ancora stata adeguatamente valutata.
Per questo motivo il Centro MaRP – Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Malattie Rare del Polmone dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha ideato uno studio prospettico per valutare in primo luogo se esiste una correlazione tra le caratteristiche sonore dei rantoli “a velcro” e la presenza alla TC di un pattern radiografico diagnostico di interstiziopatia polmonare, in particolare di IPF. L’obiettivo secondario dello studio è quello di verificare la fattibilità della registrazione elettronica dei suoni polmonari attraverso l’utilizzo di uno stetoscopio elettronico.

Un prima fase di validazione ha permesso di generare un riferimento acustico standard per i rantoli crepitanti “a velcro”. Lo studio ora prosegue arruolando pazienti che si sottopongo ad una TC del torace ad alta risoluzione, i quali vengono anche sottoposti a valutazione clinica per la registrazione dei suoni polmonari.
Lo studio si avvale della collaborazione del Prof. Luca Larcher e del Dr. Fabrizio Pancaldi del Dipartimento di Scienze e Metodi dell'Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia a cui è stato affidato il compito di elaborare le tracce sonore ottenute dalla registrazioni dei suoni polmonari dei pazienti inclusi.

Il 28 settembre AMA fuori dal buio, associazione modenese dedicate alle malattie rare polmonari  consegnerà una borsa di studio ad un giovane studente impegnato in questo studio. Si tratta di Maicol Pellicciari, di soli 22 anni, laureando in Ingegneria Gestionale.
Maicol si è occupato della progettazione hardware e software di un sistema prototipale che sarà utilizzato nelle auscultazioni dei suoni polmonari e potrà essere integrato con algoritmi di analisi del suono. L’obiettivo è fornire un valido supporto alla diagnosi precoce della fibrosi polmonare idiopatica e alla valutazione quantitativa degli effetti delle cure farmacologiche sulla malattia.

La consegna della borsa di studio, del valore di 4.200 euro, è fissata per domani 28 settembre 2013, alle ore 15,00 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia UNIMORE. La borsa di studio sarà consegnata dall’ Assessore alla Salute e alle Politiche Sociali Francesca Maletti e del Presidente di AMA FUORI DAL BUIO Rosalba Mele.

 

 

Fibrosi polmonare idiopatica, realizzato uno stetoscopio elettronico per la registrazione dei suoni polmonari

Lo strumento diagnostico è stato realizzato dal Centro per le Malattie Rare del Polmone dell'AOU Policlinico di Modena e di UNIMORE.
L’associazione FUORI DAL BUIO assegnerà sabato una borsa di studio al più giovane ricercatore coinvolto nel progetto

Le malattie rare colpiscono meno di 1 su 2000 persone e la loro gestione rappresenta un problema emergente di assistenza sanitaria. Le malattie rare del polmone rappresentano circa un terzo della mortalità generale per patologie respiratorie. Tra queste la fibrosi polmonare idiopatica (idiopathic pulmonary fibrosis, IPF) ha la più alta prevalenza e la prognosi peggiore. La limitata specificità dei sintomi clinici, associata alla limitata conoscenza della malattia, di solito non consente una diagnosi di IPF nelle fasi precoci della malattia. I pazienti con malattie interstiziali del polmone si presentano molto spesso con un segno clinico particolare all’esame del torace, noto come rantoli crepitanti bilaterali basali “a velcro”. Sebbene le linee guida sulla diagnosi e la gestione della IPF pubblicate recentemente definiscano la TC torace ad alta risoluzione (HRCT) come l’esame chiave nel work-up dei pazienti con sospetta IPF, l’esame fisico del torace (ed in particolare il reperto di rantoli crepitanti “a velcro”), è segnalato come parte importante del processo diagnostico nell’IPF. Tuttavia la correlazione tra il segno semeiotico dei rantoli “a velcro” e i reperti radiografici non è ancora stata adeguatamente valutata.

Per questo motivo il Centro MaRP – Centro Interdipartimentale di Ricerca sulle Malattie Rare del Polmone http://www.unimore.it/ateneo/centro.html?ID=138 dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha ideato uno studio prospettico per valutare in primo luogo se esiste una correlazione tra le caratteristiche sonore dei rantoli “a velcro” e la presenza alla TC di un pattern radiografico diagnostico di interstiziopatia polmonare, in particolare di IPF. L’obiettivo secondario dello studio è quello di verificare la fattibilità della registrazione elettronica dei suoni polmonari attraverso l’utilizzo di uno stetoscopio elettronico.

Un prima fase di validazione ha permesso di generare un riferimento acustico standard per i rantoli crepitanti “a velcro”. Lo studio ora prosegue arruolando pazienti che si sottopongo ad una TC del torace ad alta risoluzione, i quali vengono anche sottoposti a valutazione clinica per la registrazione dei suoni polmonari.

Lo studio si avvale della collaborazione del Prof. Luca Larcher e del Dr. Fabrizio Pancaldi del Dipartimento di Scienze e Metodi dell'Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia a cui è stato affidato il compito di elaborare le tracce sonore ottenute dalla registrazioni dei suoni polmonari dei pazienti inclusi.

Il 28 settembre AMA fuori dal buio, associazione modenese dedicate alle malattie rare polmonari http://www.fuoridalbuio.it/ consegnerà una borsa di studio ad un giovane studente impegnato in questo studio. Si tratta di Maicol Pellicciari, di 30 anni, laureando in Ingegneria Gestionale.

Maicol si è occupato della progettazione hardware e software di un sistema prototipale che sarà utilizzato nelle auscultazioni dei suoni polmonari e potrà essere integrato con algoritmi di analisi del suono. L’obiettivo è fornire un valido supporto alla diagnosi precoce della fibrosi polmonare idiopatica e alla valutazione quantitativa degli effetti delle cure farmacologiche sulla malattia.

La consegna della borsa di studio è fissata per il 28 settembre 2013, alle ore 15,00 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia UNIMORE. La borsa di studio sarà consegnata dall’ Assessore alla Salute e alle Politiche Sociali Francesca Maletti e del Presidente di AMA FUORI DAL BUIO Rosalba Mele

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