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Unità di Pneumologia e centro trapianti lavorano in stretta sinergia, per una presa in carico globale dei pazienti

Il centro trapiantologico di Padova diretto dal Prof. Federico Rea è nato nel 1995, da allora sono stati effettuati  281 trapianti, di cui 84 su pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica (IPF). L’unità operativa di Pneumologia, diretta dalla Prof.ssa Marina Saetta, da allora opera in strettissima sinergia con il centro trapianti per garantire ai pazienti una presa in carico rapida ed efficace. Abbiamo incontrato la Prof.sa Saetta e la Dott.sa Elisabetta Balestro, pneumologa specializzata in patologie interstiziali e con quest’ultima abbiamo approfondito il modo in cui l’Unità Operativa di Pneumologia di Padova lavora nell’ottica di accogliere pazienti con Fibrosi Polmonare Idiopatica.

“La nostra struttura si avvale della collaborazione di altre discipline specialistiche – spiega la Dott.sa Balestro – perché puntiamo sempre di più a un approccio multidisciplinare in un settore complesso come quello delle patologie interstiziali del polmone. Per noi l’obiettivo fondamentale è quello di garantire ai pazienti una presa in carico globale e organizzata. Questo si traduce in un grande vantaggio per l’utente che trova in un’unica struttura le diverse competenze che garantiscono il miglior percorso diagnostico-terapeutico. All’interno della Pneumologia operano professionalità differenti con ruoli assistenziali, di didattica e di ricerca. Questo permette di fornire, in aggiunta all’assistenza clinica dedicata, anche lo sviluppo di linee di ricerca originali in questo campo”. 

“Con noi pneumologi collaborano strettamente la Prof.ssa Fiorella Calabrese, anatomo-patologo – spiega la Dr.ssa Balestro – che vanta una grande esperienza in ambito  trapiantologico  e di malattie interstiziali e la Dr.ssa Roberta Polverosi, radiologa esperta in ambito toracico. Poi ci sono diverse figure specialistiche che vengono coinvolte a seconda dei casi: immunologi, infettivologi, reumatologi, pediatri. L’incontro multidisciplinare per discutere le diagnosi e/o gli approfondimenti necessari avviene settimanalmente e questo permette, grazie al lavoro congiunto di tutti, di arrivare spesso  a definizione diagnostica evitando procedure invasive (es.  la toracoscopia per biopsia chirurgica)”.

Il team pneumologico è inoltre strettamente connesso al centro trapianti diretto dal Prof. Federico Rea coadiuvato dalla sua equipe chirurgica, tra cui la Dr.ssa Monica Loy. Insieme  a loro si valutano i possibili candidati al trapianto di polmone e si stabilisce il 'momento giusto' per l’inserimento in lista d’attesa prima che la patologia si aggravi eccessivamente.

Altro punto di forza dell’equipe padovana è la stretta collaborazione con l’Unione Trapiantati Polmonari Padova Onlus, che giocano un ruolo fondamentale nel rapporto con i pazienti candidati al trapianto. “A loro dobbiamo riconoscere un grande valore aggiunto – spiega la Dr.ssa Balestro – sono in grado di instaurare una comunicazione veloce e rapida con i pazienti, sia quelli che hanno appena appreso della malattia sia quelli in attesa di trapianto. Loro, con le loro esperienze, possono offrire una preziosa fonte informativa ed empatica. Nonostante il supporto dei nostri validi psicologi riteniamo che il parere dei pazienti che hanno già passato questa esperienza del trapianto sia fondamentale. Io personalmente consiglio a tutti i miei pazienti di contattare l’associazione.”    

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