L’accesso alle terapie a base di immunoglobuline continua ad essere drammatico in molte regioni italiane. Per questo alla Camera è stata presentata, il 28 giugno 2012, un’interrogazione che riguarda in maniera specifica le difficoltà per i pazienti affetti da polineuropatia cronica infiammatoria demielinizzante (CIDP).

L’interrogazione, alla quale il Ministro della Salute è chiamato a dare risposta in Commissione (5-07224) è stata presentata dall’On. Gianni Mancuso (PDL).
L’interrogazione ricorda che è stato lo stesso Ministro Balduzzi, in una nota datata 23 aprile 2012, a evidenziare che le Agenzie di controllo statunitense FDA e francese AFSSAPS hanno approvato farmaci a base di immunoglobuline per il trattamento specifico della CIDP e che è pertanto possibile seguire anche le modalità stabilite dalle normative che prevedono l'importazione di medicinali previa autorizzazione da richiedere all'ufficio qualità dei prodotti della stessa Agenzia. Si tratterebbe insomma, invece di usare prodotti approvati e già presenti in Italia, di importarli dai paesi dove sono già utilizzati. Il Ministro ha anche assicurato che il tema è stato posto all'attenzione degli organismi dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per una più aggiornata disamina, anche alla luce della richiesta di autorizzazione in Italia di un nuovo farmaco con tali indicazioni.

Mancuso ha pertanto chiesto a Balduzzi “se il Governo intenda invitare AIFA a compiere il proprio iter autorizzativo in tempi brevi, vista l'urgente importanza della questione per migliaia di malati di CIDP e per le loro famiglie”.

Ricordiamo che il mancato accesso alle terapie con immunoglobuline può comportare conseguenze davvero gravi per i pazienti. In particolare segnaliamo la storia di Andrea, che ha la Sindrome di Guillan-Barrè e non ha potuto effettuare il trattamento con le immunoglobuline (per lui necessario) perché la  regione Lazio da dicembre 2011 non stanzia fondi per l’acquisto di questi medicinali. La sua sindrome si è trasformata in una grave forma di CIDP che ora lo costringe a muoversi su una sedia a rotelle e per la quale rischia di perdere il lavoro.

La polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP) è una malattia sensitivo-motoria simmetrica monofasica, cronica, ricorrente o progressiva, si manifesta con  debolezza muscolare e perdita di sensibilità, assenza/diminuzione dei riflessi tendinei e proteine aumentate nel liquido cerebrospinale (LCS). La prevalenza è 1/200.000 bambini e 1-7/100.000 adulti, anche se la frequenza è sottostimata.

La CIDP si associa a epatite C, malattie intestinali infiammatorie, linfoma, HIV, trapianto d'organo, melanoma o malattie connettivali. Può essere dovuta a una reazione immunitaria, che causa demielinizzazione segmentale e multifocale, che può indurre col tempo perdita assonale.
Può anche esordire a oltre 8 settimane di distanza dalla comparsa della sindrome di Guillain-Barré (GBS o CDIP acuta). La scelta terapeutica dipende dalla gravità iniziale, dall'età, dallo stato di salute e dalle eventuali controindicazioni ai 3 trattamenti principali: steroidi, immunoglobuline endovena (IVIg), plasmaferesi.

Per ulteriori informazioni potete consultare Orphanet.

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