La cheratite neurotrofica (NK), o cheratopatia neurotrofica, è una rara malattia degenerativa della cornea, lo strato esterno trasparente che riveste e protegge la parte anteriore dell'occhio. La patologia è caratterizzata dalla riduzione o dalla totale perdita della sensibilità corneale ed è dovuta a una compromissione del nervo trigemino, che fornisce il supporto trofico (nutritivo) alla cornea e aiuta a mantenerne l’integrità e la funzionalità, anche attraverso la stimolazione dei riflessi della lacrimazione e dell’ammiccamento. Se non adeguatamente trattata, la cheratite neurotrofica comporta un danno corneale progressivo che può condurre alla perdita della vista.

La sezione Cheratite Neurotrofica è realizzata grazie al contributo non condizionante di Dompé farmaceutici S.p.A.

Cheratite neurotrofica, Dompé

La cheratite neurotrofica (NK) esordisce quasi sempre in età adulta e spesso in maniera asintomatica. I primi segni clinici della patologia sono generalmente rappresentati da arrossamento e secchezza oculare, visione offuscata, diminuzione dell’acuità visiva ed estrema sensibilità alla luce (fotofobia). Nelle fasi iniziali della malattia i pazienti manifestano un deterioramento dell’epitelio corneale, lo strato più esterno della cornea, con possibile sviluppo di lesioni, e conseguenti cicatrizzazioni, in grado di alterare la forma e la curvatura della cornea e di determinare difetti visivi come un astigmatismo irregolare. Con il progredire della patologia si verifica un danneggiamento dello stroma, il principale strato interno della cornea, che può esitare in vere e proprie perforazioni corneali, a loro volta in grado di esporre l’occhio al rischio di infezioni e altre gravi complicanze e di condurre alla perdita permanente della vista.

Le cause alla base della cheratite neurotrofica sono molteplici: le più frequenti includono infezioni virali (ad esempio herpes simplex o herpes zoster), interventi chirurgici che coinvolgono l’occhio o il nervo trigemino, uso cronico o eccessivo di determinati farmaci (ad esempio timololo, betaxololo e sulfacetamide), impiego a lungo termine di lenti a contatto, ustioni chimiche o fisiche della cornea. La NK può essere anche associata ad altre condizioni, tra cui distrofie corneali, malattie sistemiche (come sclerosi multipla e diabete mellito) o tumori cranici che compromettono la funzionalità del nervo trigemino. Nei rari casi in cui si manifesta nei bambini, la cheratite neurotrofica è quasi sempre correlata a patologie congenite, come le sindromi di Goldenhar-Gorlin o di Mobius.

La diagnosi di NK è essenzialmente basata sul riscontro di una riduzione della sensibilità corneale, rilevabile mediante l’utilizzo di un estesiometro, associata ad alterazioni dell'epitelio, evidenziabili attraverso colorazione vitale della cornea e della congiuntiva. Si raccomanda, inoltre, l’osservazione dei tessuti oculari tramite lampada a fessura e l'esame del fondo dell'occhio. Sono utili anche il test di Schirmer, per la valutazione della secchezza oculare, e l’esame del tempo di rottura del film lacrimale. La morfologia dei nervi corneali viene analizzata mediante microscopia confocale in vivo, mentre gli esami microbiologici sono necessari per escludere la presenza di infezioni virali. La risonanza magnetica, infine, consente di accertare eventuali danni al nervo trigemino o di individuare condizioni, come masse tumorali, in grado di comprometterne la funzionalità.

Il trattamento della cheratite neurotrofica si basa sullo stadio di evoluzione della patologia: nelle fasi iniziali si utilizzano lacrime artificiali e pomate lubrificanti, per prevenire i danni all’epitelio corneale, mentre in presenza di lesioni epiteliali persistenti è raccomandato anche l'uso di lenti a contatto sclerali e di colliri antibiotici. Quando questi trattamenti non riescono ad arrestare la progressione della malattia può essere necessario procedere con un intervento chirurgico, solitamente rappresentato da una tarsorrafia parziale o totale. Nei casi più gravi è previsto il ricorso al trapianto di membrana amniotica sulla superficie della cornea.

Fonti principali:
- Orphanet
- National Organization for Rare Disorders (NORD)
- Versura P, Giannaccare G, Pellegrini M, Sebastiani S, Campos EC. "Neurotrophic keratitis: current challenges and future prospects." Eye Brain (2018)

Nel loro percorso attraverso cristallino e retina, per essere poi trasmessi al cervello e decodificati come stimoli visivi, i raggi luminosi incontrano dapprima la cornea, la parte anteriore dell’occhio che si caratterizza per essere trasparente e priva di vascolarizzazione. È grazie alla diffusa innervazione che la cornea mantiene la propria trasparenza e integrità anatomica e funzionale. L’innervazione corneale è un aspetto essenziale nel caso di diverse patologie oftalmiche, tra cui la cheratite neurotrofica, malattia rara che colpisce meno di cinque persone su 10.000, che attualmente rappresenta una sfida per l’oftalmologia.

Milano - L’azienda biofarmaceutica Dompé annuncia che il Comitato per i Farmaci Orfani dell’EMA (European Medicines Agency) ha ufficialmente designato rhNGF, la molecola biotecnologica sperimentale messa a punto dalla ricerca Dompé sulla scorta degli studi del Premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini, come farmaco orfano per il trattamento della cheratite neurotrofica. NGF (Nerve Growth Factor) è il primo fattore neurotrofico a essere identificato e purificato e, oggi, rappresenta una delle tematiche di studio di maggior interesse in medicina e in particolare in oftalmologia.

La molecola, sviluppata dalla ricerca Dompè, è frutto degli studi di Rita Levi Montalcini

RhNGF (Nerve Growth Factor ricombinante umano), sviluppato dalla ricerca Dompé e frutto anche delle ricerche del premio Nobel Rita Levi Montalcini sull'individuazione dei fattori di crescita nervosa, è stato designato come farmaco orfano dalla statunitense FDA per il trattamento della cheratite neurotrofica, patologia degenerativa della cornea che colpisce meno di una persona su cinquemila, ed è attualmente orfana di cura.

New York City (USA) - L'azienda farmaceutica Dompé ha annunciato la designazione di farmaco orfano per rhNGF (Nerve GrowthFactor ricombinante umano), da parte della statunitense Food and Drug Administration (FDA). Il candidato farmaco, sviluppato dalla ricerca Dompé, è stato designato come farmaco orfano per il trattamento della cheratite neurotrofica, patologia degenerativa della cornea che colpisce meno di una persona su cinquemila. È la seconda designazione di farmaco orfano da parte della FDA per rhNGF, dopo quella recente per il trattamento nella retinite pigmentosa, patologia rara di origine genetica che colpisce oltre 1 milione di persone nel mondo.

Sono frutto della Ricerca&Sviluppo Dompé, azienda biofarmaceutica italiana, le nuove prospettive di trattamento delle ulcere corneali in pazienti affetti da cheratite neurotrofica, patologia oculare rara ancora oggi orfana di cura, che colpisce meno di una persona su 5.000 nel mondo. Il Nerve Growth Factor ricombinante umano (rhNGF), molecola per uso oftalmico sviluppata e messa a punto dalla Ricerca Dompé, rappresenta la prima potenziale terapia mirata per la cheratite neurotrofica ed è attualmente in fase avanzata di sviluppo nell’ambito dello studio clinico REPARO, che coinvolge 39 centri in 9 paesi europei.

Milano - Dal San Raffaele un'ottima notizia: il primo paziente per lo studio studio clinico di Fase I-II REPARO è stato arruolato. Si tratta del primo trial clinico internazionale per valutare l’impiego in oftalmologia di una soluzione per uso topico basata sul Nerve Growth Factor ricombinante umano (rNGF) nel trattamento della cheratite neurotrofica di grado da moderato a grave.

La molecola testata sarà somministrata in forma di collirio ad alcuni volontari sani

E’ stato recentemente avviato lo studio clinico di Fase I per l’utilizzo del Nerve Growth Factor ricombinante umano (rhNGF) per il trattamento della cheratite neurotrofica, rara malattia oculare ad oggi orfana di terapia. Ricordiamo che la scoperta del Nerve Growth Factor ha permesso a Rita Levi Montalcini di ottenere il premio Nobel.

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