Assegno ordinario di invalidità per persone con capacità lavorativa ridotta, Assegno mensile agli invalidi civili e Pensione di inabilità agli invalidi civili sono tre prestazioni economiche associate al riconoscimento dell’invalidità e legate al riconoscimento di una certa riduzione della capacità lavorativa residua. Troppo spesso vengono confuse tra loro, per questo vogliamo fare chiarezza.

Si ricorda che il verbale rilasciato dall’INPS per il riconoscimento dell’invalidità civile contiene 4 sezioni, una delle quali contiene il giudizio espresso dalla Commissione. Questo è particolarmente importante perché consente di individuare con chiarezza lo status accertato (capacità lavorativa residua e invalidità espressa in percentuale) e i diritti che questo status fa valere.

ASSEGNO ORDINARIO DI INVALIDITÀ PER PERSONE CON CAPACITÀ LAVORATIVA RIDOTTA

Cos’è

L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore di coloro la cui capacità lavorativa è ridotta a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale.

A chi è rivolto

INPS concede l’assegno ordinario di invalidità ai lavoratori a dipendenti, autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri) e iscritti alla gestione separata.

Può richiedere l’assegno chi, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, abbia la capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo e che abbia maturato almeno 260 contributi settimanali (cinque anni di contribuzione e assicurazione) di cui 156 (tre anni di contribuzione e assicurazione) nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda.

Non è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa.

Come funziona

L'assegno ordinario di invalidità decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda se risultano soddisfatti tutti i requisiti richiesti sia sanitari sia amministrativi e ha validità triennale. Prima della data di scadenza del triennio il beneficiario può chiedere il rinnovo. Dopo tre riconoscimenti consecutivi, l'assegno di invalidità è confermato automaticamente, salvo le facoltà di revisione.

L’importo dell’assegno di invalidità viene determinato con il sistema di calcolo misto che prevede che una quota sia calcolata con il sistema retributivo e una quota con il sistema contributivo oppure, se il lavoratore ha iniziato l’attività lavorativa dopo il 31 dicembre 1995, con il sistema contributivo.

Al compimento dell’età pensionabile e in presenza di tutti i requisiti, l'assegno ordinario di invalidità viene trasformato d'ufficio in pensione di vecchiaia.

Come fare domanda

La domanda deve essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato.

Alla domanda deve essere allegata la certificazione medica (mod. SS3).

Tutti i dettagli qui.

ASSEGNO MENSILE AGLI INVALIDI CIVILI

Cos’è

L’assegno mensile è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti ai quali è stata riconosciuta una riduzione parziale della capacità lavorativa e con un reddito inferiore alle soglie previste annualmente dalla legge.

A chi è rivolto

L’assegno può essere richiesto da chi è in possesso dei seguenti requisiti:

  • riconoscimento di una percentuale di invalidità compresa tra il 74% e il 99%;
  • reddito non superiore alla soglia stabilita ogni anno per legge;
  • mancato svolgimento di attività lavorativa;
  • età compresa tra i 18 e i 67 anni;
  • cittadinanza italiana;
  • per i cittadini stranieri comunitari: iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
  • per i cittadini stranieri extracomunitari: permesso di soggiorno di almeno un anno (art. 41 TU immigrazione);
  • residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

Come funziona

L’assegno mensile di assistenza viene corrisposto per 13 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o, eccezionalmente, dalla data indicata dalle competenti commissioni sanitarie.

Per l’anno 2023 l’importo dell’assegno mensile è di 313,91 euro. Il limite di reddito personale annuo è pari a 5.391,88 euro.

L’assegno mensile spetta anche se l’invalido è ricoverato in un istituto pubblico che provvede al suo sostentamento.

Come fare domanda

La domanda può essere presentata direttamente online sul sito dell’INPS, accedendo al servizio dedicato con le proprie credenziali, oppure tramite un ente di Patronato o un’associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).

Tutti i dettagli qui.

PENSIONE DI INABILITÀ AGLI INVALIDI CIVILI

Cos’è

La pensione di inabilità è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore dei soggetti ai quali sia riconosciuta una inabilità lavorativa totale (100%) e permanente (invalidi totali), e che si trovano in stato di bisogno economico.

A chi è rivolto

Il beneficio è corrisposto agli invalidi totali di età compresa tra i 18 e i 67 anni (ovvero in età lavorativa) che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge e sono residenti in forma stabile in Italia.

La pensione può essere richiesta da chi è in possesso dei seguenti requisiti:

  • riconoscimento dell’inabilità totale e permanente (100%);
  • reddito inferiore alla soglia stabilita ogni anno per legge;
  • età compresa tra i 18 e i 67 anni;
  • cittadinanza italiana;
  • per i cittadini stranieri comunitari: iscrizione all’anagrafe del comune di residenza;
  • per i cittadini stranieri extracomunitari: permesso di soggiorno di almeno un anno (art. 41 TU immigrazione);
  • residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

Come funziona

La pensione viene corrisposta per 13 mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda o, eccezionalmente, dalla data indicata dalle competenti commissioni sanitarie.

Per l’anno 2023 l’importo della pensione è di 313,91 euro al mese. Il limite di reddito personale annuo è pari a 17.920,00 euro.

La pensione d’inabilità è compatibile con l'attività lavorativa.

Come fare domanda

La domanda può essere presentata direttamente online sul sito dell’INPS, accedendo al servizio tramite le proprie credenziali, oppure tramite un ente di patronato o un’associazione di categoria (ANMIC, ENS, UIC, ANFASS).

Tutti i dettagli qui.

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