HIV sta per Virus da Immunodeficienza Umana, ed è l’agente eziologico dell’AIDS. Il virus distrugge le cellule del sangue che sono indispensabili per il corretto funzionamento del sistema immunitario, la cui funzione è di difendere l’organismo dalle malattie. AIDS è invece l’acronimo di Sindrome da Immunodeficienza Acquisita e si manifesta quando il sistema immunitario è talmente indebolito dall’HIV che l’individuo è soggetto a un gran numero di malattie o infezioni, denominate “opportunistiche”. I primi casi di malattia furono riportati nel 1981, l’anno successivo vennero stabilite le modalità di trasmissione e nell’85 entrò in commercio il Test HIV per scoprire il virus nel sangue, poi sostituito da uno più rapido nel 1991. Nei primi anni non esistevano terapie, poi, col tempo, le cose sono molto cambiate: le terapie sono nate e si sono evolute, tuttavia non esiste ancora né un vaccino per evitare il contagio né una cura per eliminare del tutto il virus.
Il codice di esenzione dell'infezione da HIV è 020 (Malattie croniche).

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La Lombardia detiene il triste primato del più alto numero complessivo di casi di HIV tra le regioni italiane. In base agli ultimi dati disponibili, circa un terzo dei casi totali italiani (circa 23mila) sono stati diagnosticati in Lombardia, metà dei quali nell’area metropolitana di Milano. Ma il capoluogo lombardo, nel 2015, deteneva anche il primato di maggior numero di nuove infezioni da HIV, sei per 100mila abitanti italiani e 20 per 100mila abitanti stranieri.

Foster City (USA) – Gilead Sciences ha annunciato i risultati a 48 settimane di due studi di Fase III (Studi 1489 e 1490) che hanno valutato l’efficacia e la sicurezza di un’associazione a dose fissa di bictegravir (50 mg) (BIC) – un nuovo inibitore sperimentale dell’attività di strand transfer dell’integrasi (INSTI) – ed emtricitabina/tenofovir alafenamide (200/25 mg) (FTC/TAF) – un backbone a duplice NRTI – per il trattamento dell’infezione da HIV-1 negli adulti naïve al trattamento. Negli studi, tuttora in corso, BIC/FTC/TAF è risultato essere statisticamente non inferiore ai regimi contenenti dolutegravir (50 mg) (DTG) in combinazione con un backbone a duplice NRTI. I dati sono stati presentati in due recenti sessioni [MOAB01 e TUPDB02] del IX Congresso IAS di Parigi (Francia).

Beerse (Belgio) - Janssen-Cilag International NV (Janssen) ha annunciato che il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i medicinali (EMA) ha espresso Parere Positivo all’autorizzazione all’immissione in commercio per darunavir/cobicistat/emtricitabina/tenofovir alafenamide fumarato [D/C/F/TAF]), terapia combinata mono-compressa (STR), in unica somministrazione giornaliera, a base di darunavir. Se approvata, sarà l’unico regime STR a base di darunavir indicato per il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana di tipo 1 (HIV-1) in adulti e adolescenti di almeno 12 anni d’età e peso corporeo di almeno 40 kg, con impiego orientato sulla base dei risultati del test sul genotipo del virus.

Siena – Gilead Sciences ha annunciato il raggiungimento dell'endpoint primario in quattro studi di Fase III nel corso dei quali si sta valutando una combinazione a singola compressa contenente bictegravir (50 mg; BIC), un nuovo inibitore sperimentale dell’attività di strand transfer dell’integrasi (INSTI), insieme a emtricitabina/tenofovir alafenamide (200/25 mg; F/TAF), per il trattamento dell’infezione da HIV-1. Si tratta di un nuovo farmaco a base di TAF – il profarmaco di tenofovir (TFV), principio attivo presente in molti trattamenti consolidati per l’HIV, che ne consente l’accumulo all’interno delle cellule (concentrazioni 4 volte più elevate) limitandone la presenza nel flusso sanguigno (90% in meno di farmaco nel sangue), in grado quindi di ridurre la tossicità a livello dei reni e delle ossa nei pazienti con HIV.

Si tratta del primo regime di mantenimento per il trattamento dell’HIV con due soli farmaci

Verona - GSK e ViiV Healthcare, azienda globale specializzata nell’HIV a maggioranza GSK, partecipata da Pfizer Inc. e Shionogi Limited come azionisti, hanno annunciato di aver sottoposto all’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense la richiesta di registrazione per il regime di mantenimento per l’infezione da virus HIV-1 basato su due soli farmaci, dolutegravir (Tivicay®, ViiV Healthcare) e rilpivirina (Edurant®, Janssen Sciences Ireland UC).

Uno studio del Bambino Gesù, pubblicato sul Journal of Immunology, apre la strada a vaccini personalizzati per i pazienti immunocompromessi

Un test genetico che permette di sapere se il vaccino antinfluenzale avrà o meno effetto sui pazienti affetti da HIV è stato messo a punto dal gruppo di ricerca in infezioni congenite perinatali guidato dal dottor Paolo Palma, dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Immunology – meritando anche la copertina – lo studio è stato presentato e premiato con l’European Research MasterClass al congresso annuale dell’ESPID (European Society of Pediatric Infectious Diseases), tenutosi a Madrid dal 23 al 27 maggio.

Da oltre dieci anni non ci sono segnalazioni di infezioni da HIV ed epatite a seguito di trasfusione. Lo ricorda il Centro Nazionale Sangue, organo tecnico del Ministero della Salute e Autorità Competente con funzioni di coordinamento e controllo tecnico-scientifico del sistema trasfusionale nazionale, in riferimento alla sentenza dei giorni scorsi della Corte D’Appello di Roma sugli indennizzi.

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