MENU

HIV sta per Virus da Immunodeficienza Umana, ed è l’agente eziologico dell’AIDS. Il virus distrugge le cellule del sangue che sono indispensabili per il corretto funzionamento del sistema immunitario, la cui funzione è di difendere l’organismo dalle malattie. AIDS è invece l’acronimo di Sindrome da Immunodeficienza Acquisita e si manifesta quando il sistema immunitario è talmente indebolito dall’HIV che l’individuo è soggetto a un gran numero di malattie o infezioni, denominate “opportunistiche”. I primi casi di malattia furono riportati nel 1981, l’anno successivo vennero stabilite le modalità di trasmissione e nell’85 entrò in commercio il Test HIV per scoprire il virus nel sangue, poi sostituito da uno più rapido nel 1991. Nei primi anni non esistevano terapie, poi, col tempo, le cose sono molto cambiate: le terapie sono nate e si sono evolute, tuttavia non esiste ancora né un vaccino per evitare il contagio né una cura per eliminare del tutto il virus.
Il codice di esenzione dell'infezione da HIV è 020 (Malattie croniche).

Per approfondimenti clicca qui.

Test HIV

Rapido ed economico, l’esame aiuterà soprattutto i Paesi più poveri, dove il virus è molto più diffuso

Un nuovo test per valutare la carica virale residua nei bambini affetti da HIV è stato messo a punto dagli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Più semplice, rapido ed economico rispetto a quelli già esistenti, potrà aiutare soprattutto i Paesi più poveri in cui la malattia è ancora fortemente presente. Lo studio sulla sua efficacia è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet.

Elena Vendrame

Approfondendo la biologia di queste cellule immunitarie si potrebbe trovare il modo di utilizzarle per combattere virus e tumori

Di fronte alla minaccia incombente di un virus aggressivo come l’HIV il sistema immunitario deve poter fare ricorso a tutte le sue armi e così, oltre al reclutamento dei linfociti T e B, principali rappresentanti dell’immunità adattativa, chiama in causa le cellule Natural Killer (NK), che costituiscono la punta di diamante della risposta immunitaria innata, vale a dire la prima risposta del nostro organismo alla penetrazione di agenti patogeni.

Sangue

Il risultato si deve a nuovi test e procedure, ma anche alla scelta della donazione volontaria e anonima

Contrarre un’infezione da HIV, ma anche da epatite, tramite una trasfusione di sangue in Italia è una possibilità remota, di molto inferiore a quella di rimanere coinvolti in un incidente aereo, grazie ai nuovi test, sempre più sensibili, e alle altre misure adottate per garantire la sicurezza. Lo ha dimostrato uno studio coordinato dal Centro Nazionale Sangue (CNS) e diffuso in occasione Giornata Mondiale contro l'AIDS, indetta ogni anno il 1° dicembre, secondo cui le probabilità di infezione da HIV sono comprese tra 1 su due milioni e uno su 45 milioni, a seconda del metodo di calcolo usato.

Ovulo e spermatozoi

Grazie alle nuove terapie, per le persone con HIV è possibile avere figli senza alcuna trasmissione del virus

In Nuova Zelanda nasce “Sperm Positive”, la prima banca dello sperma da donatori sieropositivi all'HIV in cura con farmaci anti-retrovirali e quindi con carica virale talmente bassa da risultare ininfluente per un'eventuale trasmissione del virus. La notizia, uscita tra l’altro su Newsweek e sul sito della BBC, rappresenta, secondo i promotori del progetto, un passo avanti contro lo stigma subito dalle persone HIV-positive negli ultimi decenni.

Professoressa Antonella D’Arminio Monforte

La scoperta giunge da due studi che sono stati presentati all’ultimo congresso mondiale sull’AIDS

Tra scienza, cronaca e futuro per capire come cambia nella pratica l'approccio all'HIV: si è tenuta qualche giorno fa a Roma, presso l’Auditorium della sede del Ministero della Salute di Via Ribotta, la Consensus Conference su U=U (U=U, letteralmente undetectable=untransmittable, cioè non rilevabile=non trasmissibile). I risultati degli studi PARTNER-1 e PARTNER-2, presentati al congresso mondiale sull’AIDS del 2018, hanno dimostrato in maniera inequivocabile che l’HIV non viene trasmesso all’interno di coppie in cui un partner è HIV positivo e uno HIV negativo se la viremia del partner HIV positivo non è più determinabile nel sangue, grazie alla corretta assunzione di una efficace terapia antiretrovirale.

HIV

La casa farmaceutica Abbott, autrice della scoperta, sta rendendo accessibile questo nuovo ceppo alla comunità scientifica

Roma – Abbott ha annunciato che un team di suoi scienziati ha identificato un nuovo sottotipo del virus dell’immunodeficienza umana (HIV), denominato HIV-1 Gruppo M, sottotipo L. I risultati, pubblicati sul Journal of Acquired Immune Deficiency Syndromes (JAIDS), dimostrano il ruolo del sequenziamento genetico di nuova generazione nell’aiutare i ricercatori a restare un passo avanti rispetto alle mutazioni del virus e nell’evitare nuove pandemie.

Farmaci

Si tratta di un regime completo a due farmaci in una singola compressa

Verona  - ViiV Healthcare ha annunciato il lancio in Italia della combinazione dolutegravir più rilpivirina (dolutegravir 50mg/rilpivirina 25mg), indicata per il trattamento dell'infezione da virus HIV-1 negli adulti in soppressione virologica (HIV-1 RNA <50 copie/mL), in un regime antiretrovirale stabile da almeno sei mesi, con nessuna storia di fallimento virologico e con nessuna resistenza nota o sospetta a qualsiasi inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa o ad inibitore dell’integrasi.

Seguici sui Social

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla Newsletter per ricevere Informazioni, News e Appuntamenti di Osservatorio Malattie Rare.

Sportello Legale OMaR

Tumori pediatrici: dove curarli

Tutti i diritti dei talassemici

Le nostre pubblicazioni

Malattie rare e sibling

30 giorni sanità

Speciale Testo Unico Malattie Rare

Guida alle esenzioni per le malattie rare

Con il contributo non condizionante di

Partner Scientifici

Media Partner


Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni