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Campagna SAi Che?Colpisce soprattutto i ventenni maschi: dopo un mese di dolore persistente bisogna rivolgersi a un reumatologo. Sabato 20 maggio la campagna di sensibilizzazione

Sei giovane, intorno ai 25 anni, e soffri di mal di schiena, soprattutto di notte, e al mattino ti alzi irrigidito? Forse l’ultima cosa che pensi è di aver contratto la spondilite anchilosante (SA), una malattia cronica molto seria a carico della colonna vertebrale. Eppure è questo l’identikit del paziente con SA, patologia che colpisce da giovani, intorno ai 20-25 anni e che interessa in particolar modo i maschi. "Dopo un mese di persistenza del dolore è bene rivolgersi a un reumatologo, soprattutto se i sintomi si presentano di notte e se c’è una predisposizione familiare", dichiara il prof. Gianfranco Ferraccioli, Ordinario di Reumatologia. Fondazione Policlinico Gemelli di Roma. "Anche se le cause della SA non sono ancora comprese chiaramente, sappiamo con certezza che il gene HLA-B27 è associato a un significativo aumento del rischio di sviluppare la SA e la malattia insorge con maggiori probabilità nei familiari di persone affette".

La SA è una malattia infiammatoria cronica, del gruppo delle spondiloartriti (famiglia che comprende anche l’artrite psoriasica) e l’origine genetica è riscontrabile nel 90% dei casi. Anche se poco nota e spesso confusa con altre malattie, la SA è una patologia molto frequente, che colpisce ben 600 mila persone, cioè l’1% della popolazione generale. “La spondilite anchilosante  - conclude Ferraccioli - è una malattia cronica con la quale bisogna convivere tutta la vita, ma oggi i pazienti possono disporre di nuovi farmaci biologici che portano a una remissione completa nel 50 per cento dei casi dopo circa tre anni di terapia, quindi non si deve fare più per tutta la vita.”

"Ritardi ed errori nella diagnosi sono i principali ostacoli che devono affrontare le persone che soffrono di spondilite anchilosante, prima di arrivare a capire la propria condizione", spiega Antonella Celano, Presidente Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare (APMARR). "Per questo motivo, la nostra Associazione sostiene con convinzione la campagna di sensibilizzazione nelle piazze che si pone l’obiettivo di far sapere che questa patologia esiste e che ne sono affette un gran numero di persone, a volte senza saperlo".

Domani, sabato 20 maggio, nelle piazze centrali di Milano, Roma e Bari avrà luogo la campagna 'SAI Che la SA?'

I volontari di APMARR chiederanno ai passanti a mettersi ‘nei panni’ di chi soffre di SA, invitando loro ad indossare uno speciale gilet realizzato ad hoc per sperimentare le stesse difficoltà di movimento che i pazienti con SA provano in qualsiasi momento della giornata. Il particolare capo, infatti, simula i sintomi di pesantezza e rigidità alla schiena tipici della patologia. A catturare l’attenzione dei passanti alcuni mimi che porteranno sulle spalle grossi cubi con il logo “SAi che?”. A supporto dell’iniziativa, realizzata con il contributo incondizionato di Novartis, distribuzione di materiale informativo, la pagina Facebook “SAichelaSA?” e un sito dedicato, dove trovare informazioni sulla campagna, consigli utili e testimonianze di pazienti.

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