Il decorso sembra stabile e mite, anche per decenni. I pazienti, inoltre, non mostrano encefalopatia, il che distingue la patologia dai più severi disturbi che interessano l'omeostasi del Golgi
Quando un bambino presenta transaminasi elevate, la diagnosi differenziale comprende una grande varietà di malattie, infettive, autoimmuni, metaboliche, genetiche, gastrointestinali ed extraepatiche. Recentemente, è stata identificata una nuova malattia caratterizzata da transaminasi cronicamente elevate e bassa ceruloplasmina sierica, causata da mutazioni nel gene codificante per la proteina transmembrana TMEM199. La scoperta è di un team di ricercatori italiani (dell'Università di Salerno e dell'Ospedale Pediatrico Santobono-Pausilipon di Napoli), che insieme a colleghi americani e svedesi hanno pubblicato i dati clinici a lungo termine di tre pazienti sulla rivista Orphanet Journal of Rare Diseases.
Dieci anni fa, il gruppo di ricercatori descrisse il caso di quattro bambini con difetti della glicosilazione e malattia epatica, ma senza una causa genetica nota. Due di questi bambini, successivamente, hanno ricevuto una diagnosi di difetto congenito della glicosilazione dovuto a deficit di fosfoglucomutasi-1 (PGM1-CDG). Nello studio appena pubblicato, il team presenta i dati relativi al follow-up a lungo termine degli altri due pazienti e quelli di un terzo bambino, tutti con diagnosi di TMEM199-CDG.
Fino ad oggi non erano disponibili informazioni sugli esiti a lungo termine di questo disturbo. È stato dimostrato che questa nuova patologia provoca malattia epatica con steatosi, glicosilazione proteica anormale ed elevati livelli di transaminasi, colesterolo e fosfatasi alcalina nel sangue. Tutti e tre i pazienti riportavano lo stesso gruppo di mutazioni, nonostante solo due fossero imparentati (fratelli). Il fenotipo clinico e biochimico si presentava molto simile a quello dei pazienti precedentemente descritti, confermando che il TMEM199-CDG è un disturbo epatico non encefalopatico.
Un numero crescente di disturbi che interessano l'omeostasi del Golgi sono stati pubblicati negli ultimi anni: un segno distintivo è il deficit di glicosilazione delle proteine. La maggior parte di questi disturbi ha segni di coinvolgimento sia del fegato che del cervello. Tuttavia, i tre pazienti non mostrano encefalopatia ma una malattia epatica cronica, non progressiva, con ipertransaminasemia e steatosi. Questa informazione è cruciale per il paziente, per le famiglie e per il clinico alla diagnosi, in quanto distingue il TMEM199-CDG dagli altri disturbi dell'omeostasi del Golgi per un decorso della malattia molto più favorevole.
La patologia, infatti, sembra stabile e mite per diversi anni: due dei pazienti sono stati valutati clinicamente per due decenni senza notare un deterioramento. Ecco perché è possibile, con una diagnosi precoce di TMEM199-CDG, evitare inutili prelievi di sangue e limitare le paure dei pazienti e dei genitori. Vi è, tuttavia, la necessità di ulteriori descrizioni di pazienti con questa rara condizione, per comprendere meglio il decorso della malattia e chiarire ulteriormente se il TMEM199-CDG rimarrà solo una malattia del fegato.
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