Senatore Mazzella: “proposta volta ad assicurare maggiore equità al sistema di partecipazione alla spesa sanitaria e delle relative esenzioni”
Nel 2019, l’allora Ministro della Salute Giulia Grillo aveva detto no all’inserimento della Sindrome di Sjogren nell’elenco delle malattie rare. Nella risposta della Ministra Grillo a un’interrogazione parlamentare si leggeva che “la Sindrome di Sjogren non è inserita tra le malattie rare, bensì tra le malattie croniche invalidanti contenute negli allegati 8 e 8-bis al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017”. Oggi, dopo più di cinque anni di attesa da parte dei pazienti e delle associazioni che li rappresentano, è finalmente stato assegnato, in sede referente, della X Commissione permanente Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale, il disegno di legge a prima firma del Sen. Mazzella (M5S) recante: “Riconoscimento della sindrome di Sjögren primaria sistemica come malattia rara”.
Obiettivo del DDL (AS. 809) è appunto quello di riconoscere la Sindrome di Sjögren come patologia rara, attraverso l'inserimento nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) di cui all’allegato 7 (elenco malattie rare esentate alla partecipazione del costo) del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 gennaio 2017.
La Sindrome di Sjögren – ha ben illustrato il Senatore Mazzella nella relazione di presentazione – è una patologia autoimmune, sistemica, caratterizzata dalla perdita progressiva della funzionalità delle ghiandole esocrine, soprattutto di quelle lacrimali e salivari. Si definisce primaria, quindi oggetto proprio della proposta, la variante della Sindrome che vede il coinvolgimento delle ghiandole esocrine con o senza interessamento sistemico (apparati gastrointestinale, osteo-articolare, respiratorio).
Essa – prosegue Mazzella – può degenerare in linfoma con una mortalità del 5-8% ed è, tra le malattie autoimmuni, quella con la più alta incidenza di linfoproliferazioni, ben 44 volte superiore alla popolazione generale. Gli studi epidemiologici finora condotti sulla prevalenza della Sindrome di Sjögren nella popolazione generale sono talora discordanti per le differenze nel disegno dello studio, nell'etnia della popolazione studiata e per l'eterogeneità delle metodiche strumentali utilizzate.
Nel 2022, l'Associazione nazionale italiana malati sindrome di Sjögren (A.N.I.Ma.S.S. ODV), che è parte dell’Alleanza Malattie Rare, ha sostenuto la realizzazione di un report epidemiologico nazionale, realizzato dalla Fondazione ricerca e salute (ReS) e due esperti clinici. I risultati rilevano una frequenza di 3,8 casi ogni 10.000 abitanti. Emerge chiaramente, dunque, la rarità della forma primaria. La forma sistemica è, però, sempre sulla base del citato report, ancora più rara.
La Sindrome di Sjögren – ha spiegato ancora il Senatore Mazzella nella relazione illustrativa del DDL – è stata inclusa nel regolamento, di cui al decreto del Ministro della Sanità 28 maggio 1999, n. 329, recante le norme di individuazione delle malattie croniche e invalidanti nonché la descrizione delle prestazioni erogabili in regime di esenzione del ticket […] Al codice identificativo 030.710.2 dell'allegato 1, annesso al succitato regolamento, figura la malattia di Sjögren, per la quale le prestazioni considerate appropriate sono veramente esigue.
Questo, oltre al mancato rispetto delle tempistiche previste per l’aggiornamento dei LEA avrebbero, secondo il Senatore contribuito a danneggiare e a discriminare le persone colpite dalla Sindrome di Sjögren primaria sistemica. Da qui l’urgenza di far approvare un provvedimento “volto ad assicurare una maggiore equità al sistema di partecipazione alla spesa sanitaria e delle relative esenzioni”, oltre a riconoscerla come patologia rara.
L’OPERATIVITÀ DELLA PROPOSTA
Posto che l’iter di approvazione è ancora lungo, prevedendo – dopo l’ok della X Commissione – un passaggio in Aula prima al Senato e poi alla Camera, quello che si rileva è un pieno operativo molto concreto già nel testo stesso.
Il Ministro della Salute, – si legge nel testo dell’articolo 2 del DDL – entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, provvede, con la procedura prevista dall'articolo 1, comma 554, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, a inserire nei LEA, allegato 7, recante l'elenco delle malattie rare esentate dalla partecipazione al costo delle correlate prestazioni di assistenza sanitaria, di cui al citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, 12 gennaio 2017, la sindrome di Sjögren primaria sistemica.
All'onere derivante dall'attuazione del comma 1 – prosegue il testo del secondo comma – valutato in 1 milione di euro annui a decorrere dall'anno 2023, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2023-2025, nell'ambito del programma Fondi di riserva e speciali della missione Fondi da ripartire dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2023, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero della Salute.
Seguici sui Social