Le domande potranno essere presentate tra il 15 febbraio e il 15 marzo 2023. Pallara (Famiglie SMA): “Bene qualsiasi iniziativa che promuova l’accesso allo sport per le persone con disabilità. Ma le detrazioni non bastano”
La Legge di Bilancio 2022 (L. 234/2021) ha riconosciuto per i contribuenti un credito d'imposta per le spese documentate sostenute per fruire di attività fisica adattata, con un limite di spesa, per il 2022, di 1,5 milioni di euro complessivi. Dunque, i cittadini con patologie croniche o disabilità fisiche che implicano un’assistenza specializzata per lo svolgimento di un’attività fisica, potranno recuperare parte dell’importo speso.
In seguito, con Decreto del 5 maggio 2022, il Ministero dell'economia e delle finanze ha definito le modalità attuative del provvedimento, precisando che il credito d’imposta spetta alle persone fisiche che, dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022, sostengano o abbiano sostenuto spese documentate per lo svolgimento di attività fisica adattata di cui all'art. 2, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36.
A conclusione del processo operativo della misura, a metà ottobre l’Agenzia delle Entrate ha emanato un Provvedimento in cui definisce modalità, termini di presentazione e contenuto dell’istanza per il riconoscimento del credito d’imposta.
COSA SI INTENDE PER ATTIVITÀ FISICA ADATTATA (AFA)
L’attività fisica adattata, ai sensi come anticipato della lettera e) dell'art. 2, comma 1 L. 36/2021, è definita come i “programmi di esercizi fisici, la cui tipologia e la cui intensità sono definite mediante l'integrazione professionale e organizzativa tra medici di medicina generale (MMG), pediatri di libera scelta (PLS) e medici
specialisti e calibrate in ragione delle condizioni funzionali delle persone cui sono destinati, che hanno patologie croniche clinicamente controllate e stabilizzate o disabilità fisiche e che li eseguono in gruppo sotto la supervisione di un professionista dotato di specifiche competenze, in luoghi e in strutture di natura non sanitaria, come le "palestre della salute", al fine di migliorare il livello di attività fisica, il benessere e la qualità della vita e favorire la socializzazione”.
“Poter accedere allo sport dovrebbe essere un diritto di tutti quanti – dichiara Anita Pallara, presidente dell’associazione Famiglie SMA e atleta di powerchair football – mentre promuovere la partecipazione delle persone con disabilità alle attività sportive, per contribuire all’efficace assolvimento della funzione sociale ed educativa dello sport, è un dovere dello Stato Italiano. Bene quindi la possibilità di accedere ad agevolazioni fiscali, anche se probabilmente all’atto pratico molte persone continueranno a non poter sostenere le ingenti spese necessarie per l’attrezzatura necessaria (ausili e protesi), che solo in alcuni casi risulta prescrivibile e quindi fornita gratuitamente dal nostro SSN. Ricordiamoci che lo sport è vita, socialità e divertimento per tutti, anche per le persone con disabilità.”
AMMONTARE DEL CREDITO D’IMPOSTA
Ai fini del rispetto del limite complessivo di spesa, la percentuale del credito d’imposta spettante a ciascun soggetto sarà comunicata con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate, da pubblicare entro 10 giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle istanze.
Il calcolo di tale percentuale sarà effettuato sulla base del rapporto tra l’ammontare delle risorse stanziate e l’ammontare complessivo delle spese agevolabili indicate nelle istanze. Nel caso in cui l’ammontare complessivo delle spese agevolabili risulti inferiore al limite complessivo di spesa, la percentuale sarà pari al 100%.
MODALITÀ E TERMINI PER L’INVIO DELL’ISTANZA
L’istanza dovrà essere inviata nel periodo compreso tra il 15 febbraio e il 15 marzo 2023, esclusivamente con modalità telematiche, direttamente dal contribuente oppure avvalendosi di un soggetto incaricato della trasmissione delle dichiarazioni, mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate.
Entro 5 giorni dalla presentazione dell’istanza sarà rilasciata una ricevuta che ne attesta la presa in carico oppure lo scarto, con l’indicazione delle relative motivazioni. La ricevuta verrà messa a disposizione del soggetto che ha trasmesso l’istanza, nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione dedicata al Provvedimento, è disponibile un modello – approvato come parte del Provvedimento stesso – per la presentazione dell’istanza e relative istruzioni per la compilazione.
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