Il contributo è riconosciuto a chi si è assentato da lavoro per oltre un mese nel 2021 e ha raggiunto il limite massimo indennizzabile per malattia. Per richiederlo c'è tempo fino al 30 novembre 2022
L’articolo 1, comma 969 della legge n.23 del 2021, Legge di Bilancio 2022, ha previsto un’indennità una tantum, pari a 1.000 euro, per l’anno 2022, per i lavoratori fragili che sono stati destinatari durante il 2021 del trattamento di cui all’articolo 26 comma 2 del Decreto n. 18 del 17 marzo 2020 (cosiddetto Cura Italia), laddove la prestazione lavorativa non sia stata resa in modalità agile.
QUALI SONO I DESTINATARI DI QUESTA NUOVA MISURA?
Il bonus di 1.000 euro è riconosciuto ai lavoratori dipendenti del settore privato aventi diritto all'assicurazione economica di malattia presso l'INPS, che siano stati destinatari durante l'anno 2021 del trattamento previsto dall’articolo 26 del Decreto Cura Italia (comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27) in presenza delle seguenti condizioni:
- la prestazione lavorativa non è stata resa in modalità agile;
- gli stessi soggetti hanno raggiunto il limite massimo indennizzabile di malattia.
La misura è destinata quindi a tutti i dipendenti che, nel corso del 2021, non potendo svolgere la propria attività in regime di smart working, hanno usufruito dell'assenza equiparata a ricovero ospedaliero, debitamente certificata dalle competenti autorità sanitarie o dal medico di assistenza primaria che ha in carico il paziente, senza raggiungere il limite di malattia consentito dal proprio contratto collettivo nazionale.
Il contributo riconosciuto non concorre né alla formazione del reddito né all’accredito di contribuzione figurativa.
Si ricorda che sono considerati fragili i lavoratori in possesso di una certificazione rilasciata dai competenti organi medico legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, ivi inclusi i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità. Inoltre, la Circolare congiunta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero della Salute n. 13 del 4 settembre 2020 ha specificato che sono da considerarsi fragili quei lavoratori che, a causa di una patologia preesistente, sono esposti al rischio di un esito grave o infausto dell’infezione da COVID-19. Il tutto a prescindere dal fatto che si siano o meno sottoposte al ciclo vaccinale.
QUALE ENTE EROGHERÀ IL CONTRIBUTO?
Spetta all’INPS erogare l’indennità, previa domanda con autocertificazione del possesso dei requisiti previsti, nel limite di spesa complessivo di 5 milioni di euro per l'anno 2022. Nel testo della Legge di Bilancio si legge che “l'INPS provvede al monitoraggio del rispetto del limite di spesa e comunica i risultati di tale attività al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell'economia e delle finanze. Qualora dal predetto monitoraggio emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, rispetto al predetto limite di spesa, non sono adottati altri provvedimenti concessori”.
COME PRESENTARE DOMANDA
Con il Messaggio n. 3106 dell'8 agosto 2022 l'INPS ha ufficializzato l'apertura della procedura di richiesta del bonus per ogni lavoratore a cui sia stata riconosciuta una condizione di disabilità con connotazione di gravità o di rischio e abbia perciò presentato uno o più certificati di malattia nel 2021. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 30 novembre 2022.
La domanda, già attiva nel portale dell’Istituto, deve essere presentata esclusivamente in modalità telematica, attraverso uno dei seguenti canali:
- tramite il portale web dell’Istituto, www.inps.it, al seguente percorso: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Bonus lavoratori fragili – Indennità una tantum”, se si è in possesso di credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) di almeno II livello, della Carta di identità elettronica (CIE) o della Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- tramite il Contact center integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
- tramite gli Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti dagli stessi.
Tutti i dettagli nel testo completo del Messaggio INPS 3106.
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