La struttura offre un ambulatorio multidisciplinare che si avvale di diverse figure specialistiche
Da tempo, l’IRCCS Istituto Dermopatico dell’Immacolata (IDI) di Roma ha deciso di dedicare una particolare attenzione all’idrosadenite suppurativa, sviluppando diagnostica e ricerca su questa patologia della pelle fortemente invalidante, ancora sottodiagnosticata e poco conosciuta. L’idrosadenite suppurativa è una malattia infiammatoria cronica dovuta ad alterazioni del sistema immunitario: si manifesta con cisti, ascessi e fistole che affliggono principalmente le pieghe del corpo, le cosiddette zone inverse, ovvero le ascelle, l’area intra-mammaria, l’inguine, i glutei, l’interno cosce e la zona perianale, ed è in grado di compromettere seriamente la qualità di vita di chi ne soffre.
“Anni fa, l’IDI ha istituito un ambulatorio di 2° livello”, dichiara la dr.ssa Annarita Panebianco, Direttore Sanitario della struttura. “Si tratta di un ambulatorio multidisciplinare che si avvale di diverse figure specialistiche, fra cui dermatologi, anestesisti specialisti nella terapia del dolore, chirurghi plastici e generali, radiologi, psicologi, dietologi, insieme all’epidemiologia dell’Istituto. Questo team ha curato già oltre 400 pazienti, un dato importante che permette alla struttura di poter vantare una delle più ampie casistiche a livello europeo. Il lavoro svolto da questo gruppo di professionisti dimostra che è fondamentale diagnosticare e trattare nel modo più appropriato e tempestivo, con alta specializzazione, una malattia molto ‘difficile e pesante’, sia per i pazienti che per i medici”.
L’ambulatorio dedicato all’idrosadenite suppurativa ha fornito la base per una quantità di studi volti a valutare la gravità della malattia e il suo impatto sulle persone che ne soffrono e per ideare nuovi approcci terapeutici. “Tre studi, nello specifico, desidero ricordare relativi all’idrosadenite suppurativa, che sono stati pubblicati su riviste scientifiche internazionali”, dichiara il dr. Giandomenico Russo, Direttore Scientifico dell’IDI. “Sul Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology, uno studio dimostra che l’impatto dell’idrosadenite suppurativa sui pazienti è superiore a quello di malattie non dermatologiche gravi, quali il diabete, l’infarto, l’insufficienza cardiaca, con livelli di dolore molto superiori a quelli delle altre malattie croniche. Sugli Archives of Dermatological Research si dimostra che pazienti, perfino quelli sotto i 30 anni, hanno livelli di salute e qualità della vita simili o peggiori a quelli degli ultrasettantenni nella popolazione generale italiana. Infine, su Dermatologic Therapy è stato pubblicato uno studio pilota su una terapia infiltrativa ecoguidata in cui iniezioni di anestetico, anti-infiammatorio e antibiotico riducono efficacemente e senza effetti collaterali il dolore e l’infiammazione nell’idrosadenite suppurativa, con decisi miglioramenti nella qualità della vita e nella soddisfazione dei pazienti”.
In Italia, i pazienti con idrosadenite suppurativa possono contare anche sull’aiuto dell’Associazione Inversa Onlus.
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