Miastenia gravis, due nuovi farmaci approvati in Europa: zilucoplan e rozanolixizumab

I due farmaci, entrambi di UCB Pharma, saranno disponibili in Italia dopo aver terminato l'iter in Aifa

Buone notizie per le persone affette da miastenia gravis: la Commissione Europea (CE) ha autorizzato l’immissione in commercio per due nuovi trattamenti per la miastenia gravis generalizzata. Parliamo di zilucoplan, approvato come terapia aggiuntiva a quella standard, per il trattamento della Miastenia Gravis generalizzata (gMG) in pazienti adulti positivi agli anticorpi anti-recettore dell’acetilcolina (AChR) e rozanolixizumab  approvato come terapia add on a quella standard, per il trattamento della Miastenia Gravis generalizzata (gMG) in pazienti adulti positivi agli anticorpi anti-acetilcolina (AChR) o anti-tirosinchinasi muscolo-specifica (MuSK).

Entrambi i farmaci, prima di essere resi disponibili nella pratica clinica in Italia, dovranno attendere il consueto iter che prevede l’approvazione degli stessi da parte di Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Di seguito riassumiamo le informazioni fornite dall’azienda produttrice, UCB Pharma, a mezzo comunicato stampa.

IL FARMACO ZILUCOPLAN PER IL TRATTAMENTO DELLA MIASTENIA GRAVIS

Il farmaco zilucoplan è un peptide inibitore della componente 5 della cascata del complemento (inibitore C5), da autosomministrarsi una volta al giorno, per via sottocutanea per il trattamento di pazienti adulti con gMG, positiva agli anticorpi AChR.2

Come inibitore del C5, zilucoplan blocca il danno mediato dal complemento alla giunzione neuromuscolare, attraverso un duplice meccanismo d'azione mirato. I vantaggi dell'autosomministrazione sottocutanea si possono riassumere in una eliminazione degli spostamenti per raggiungere l’ospedale, una minor sovrapposizione con gli impegni lavorativi e una maggiore indipendenza. A differenza di altri inibitori monoclonali del complemento C5, zilucoplan, come peptide, può essere utilizzato in associazione con immunoglobuline per via endovenosa e plasmaferesi, senza la necessità di dosaggi supplementari.

L'approvazione UE di zilucoplan è supportata dai dati di sicurezza ed efficacia dello studio RAISE (NCT04115293), pubblicato su The Lancet Neurology nel maggio 2023. Lo studio RAISE è un trial di fase III, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, per confermare l'efficacia, il profilo di sicurezza e la tollerabilità di zilucoplan in pazienti adulti con gMG, positiva agli anticorpi anti-acetilcolina (AChR). I pazienti sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 a ricevere iniezioni sottocutanee (SC) giornaliere di 0,3 mg/kg di zilucoplan o placebo per 12 settimane.

Lo Studio ha dimostrato come zilucoplan abbia apportato benefici rapidi, consistenti, clinicamente rilevanti e statisticamente significativi in diversi outcome riferiti dai pazienti e dai clinici alla settimana 12, in un'ampia popolazione di pazienti adulti, con gMG positiva agli anticorpi AChR da lieve a severa.

Zilucoplan è un medicinale soggetto a un monitoraggio supplementare. Ciò consentirà di identificare rapidamente nuove informazioni sulla sicurezza. Per ulteriori informazioni vi invitiamo a leggere il comunicato stampa integrale.

IL FARMACO ROZANOLIXIZUMAB PER IL TRATTAMENTO DELLA MIASTENIA GRAVIS

La Commissione Europea (CE) ha concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio in Europa di rozanolixizumab, come terapia add on a quella standard, per il trattamento della Miastenia Gravis generalizzata (gMG) in pazienti adulti positivi agli anticorpi anti-acetilcolina (AChR) o anti-tirosinchinasi muscolo-specifica (MuSK).

Rozanolixizumab 140 mg/ml, soluzione iniettabile, è un anticorpo monoclonale IgG4 umanizzato, che si lega al recettore Fc neonatale (FcRn), determinando la riduzione delle IgG circolanti. Si tratta della prima terapia approvata in Europa per i pazienti adulti con gMG positiva sia agli anticorpi anti-AChR, che agli anticorpi anti-MuSK, i due sottotipi più comuni della patologia.

L'approvazione CE di rozanolixizumab è supportata dai dati di sicurezza ed efficacia dello studio registrativo di fase III MycarinG (NCT03971422), pubblicato su The Lancet Neurology nel maggio 2023. L'endpoint primario di efficacia era il confronto, tra i gruppi di trattamento (rozanolixizumab circa 7mg/kg e rozanolixizumab circa 10mg/kg) e placebo della variazione del punteggio MG-ADL, dal basale al giorno 43. La scala  MG-ADL è uno strumento di misura che valuta l'impatto della patologia sulle funzioni quotidiane di 8 voci, tipicamente interessate dalla malattia. Queste includono miglioramenti nello svolgimento di attività come respirare, parlare, deglutire e riuscire ad alzarsi da una sedia. Ogni elemento della scala è valutato attraverso una scala di 4 punti, dove “0” rappresenta una funzione normale e “3” esprime la perdita della capacità di svolgere quella determinata funzione. Il risultato totale varia da 0 a 24, dove punteggi più alti indicano una maggiore compromissione. Le riduzioni del punteggio MG-ADL, dal basale al giorno 43, sono state maggiori nel gruppo rozanolixizumab circa 7 mg/kg (variazione media ai minimi quadrati -3,37 [SE 0,49]) e nel gruppo rozanolixizumab circa 10 mg/kg (-3,40 [0,49]), rispetto al placebo (-0,78 [0,49]; per 7 mg/kg, differenza media di minimi quadrati -2,59 [95% CI -4,09 a -1,25], p<0,001; per 10 mg/kg, -2,62 [-3,99 a -1,16], p<0,001).

Gli endpoint secondari di efficacia comprendevano la variazione, dal basale al giorno 43, dei punteggi della scala Myasthenia Gravis Composite (MG-C) e della scala Quantitative Myasthenia Gravis (QMC). La MG-C è uno strumento composto da 10 voci, che misura i sintomi e i segni della malattia sulla base della visita medica e dell'anamnesi del paziente. Gli item riguardano la ptosi, la visione doppia, la chiusura degli occhi, il parlare, la masticazione, la deglutizione, la respirazione, la flessione del collo, l'abduzione delle spalle e la flessione delle anche. Ogni item viene valutato e ponderato su una scala ordinale con quattro possibili categorie. Il punteggio totale varia da 0 a 50, dove i punteggi più alti indicano menomazioni più gravi. La MG-C è composta da item provenienti da altre scale (ad esempio, QMG, MMT, MG-ADL). È stata osservata una differenza statisticamente significativa a favore di rozanolixizumab, rispetto al placebo, nella variazione del punteggio MG-C, dal basale al giorno 43 [differenza media ai minimi quadrati] -3,90 (95% CI (da -6,63 a -1,25), p<0,001 per rozanolixizumab circa 7mg/kg; differenza media ai minimi quadrati -5,53 (95% CI -8,30 a -2,97), p<0,001 per rozanolixizumab circa 10mg/kg.

La scala QMG (Quantitative Myasthenia Gravis) è un sistema di classificazione che comprende 13 voci e valuta la debolezza muscolare. Ogni elemento è misurato attraverso una scala di 4 punti, dove “0” rappresenta l'assenza di debolezza e “3” una debolezza grave. Il punteggio totale va da 0 a 39, dove punteggi più alti indicano una compromissione più importante.9 È stata osservata una differenza statisticamente significativa a favore di rozanolixizumab rispetto al placebo nella variazione del punteggio totale alla QMG, dal basale al giorno 43 [differenza media ai minimi quadrati -3,48 (95% CI (-5,61 a -1,58), p<0,001 per rozanolixizumab circa 7mg/kg; differenza media ai minimi quadrati -4,76 (95% CI -6,82 a -2,86), p<0,001 per rozanolixizumab circa 10mg/kg.

Come riportato nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto UE di rozanolixizumab, le reazioni avverse riportate più comunemente sono state cefalea (48,4%), diarrea (25,0%) e piressia (12,5%).

 

 Per ulteriori informazioni vi invitiamo a leggere il comunicato stampa integrale.

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