Il dott. Riccardo Cavalli spiega come è strutturato il team multidisciplinare dedicato alla gestione della patologia presso il Policlinico Ca’ Granda di Milano
La multidisciplinarietà, in medicina, non è soltanto una ‘filosofia’, per quanto ampiamente accettata, ma rappresenta un approccio che deve essere costruito e messo in pratica ogni giorno in maniera concreta, specialmente nel caso degli emangiomi infantili. Questi tumori benigni dell’età infantile fanno la loro comparsa alla nascita o fin dai primi giorni di vita del bambino e, sebbene nella maggior parte dei casi si risolvano in maniera spontanea, in una piccola percentuale di pazienti possono richiedere un intervento farmacologico e uno stretto monitoraggio. Conoscerli e classificarli correttamente è dunque essenziale per garantire la miglior qualità assistenziale al bambino e alla sua famiglia: ecco perché occorre una valutazione medica a trecentosessanta gradi.
Nel corso dell’evento “Emangiomi infantili, conoscerli per gestirli al meglio”, promosso da Osservatorio Malattie Rare in partnership con FattoreMamma e con il contributo non condizionante di Pierre Fabre Dermatologie, è stata organizzata una tavola rotonda tra vari esperti, che hanno messo in rilievo l’importanza di un approccio multidisciplinare nella gestione di questa patologia.
Fra di essi c’era anche il dott. Riccardo Cavalli, Dermatologo Pediatra presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, che ha impostato il suo intervento sulla descrizione del team di medici deputato alla presa in carico dei bambini con emangioma presso il polo ospedaliero milanese. Composta da specialisti specificamente formati su questa forma tumorale, l’equipe del Ca’ Granda comprende le figure del chirurgo vascolare, del chirurgo pediatra, del cardiologo, dell’otorinolaringoiatra, dell’oculista, del radiologo e, naturalmente, del dermatologo, che ha il compito di coordinare la squadra e chiamare in causa, di volta in volta, gli specialisti richiesti, a seconda della complessità del singolo caso. Alcuni emangiomi, infatti, possono interessare l’apparato respiratorio o organi delicati quali il fegato, e ciò impone una presa in carico rapida del bambino che viene sottoposto alle opportune valutazioni diagnostiche e, quando necessario, avviato alla terapia in tempi brevi.
Un team multidisciplinare per la gestione degli emangiomi infantili deve dunque comporsi di personale esperto e continuamente aggiornato, che sia anche impegnato sul fronte della divulgazione scientifica e della sensibilizzazione, per mantenere vivo l’interesse nei confronti di una patologia che gli stessi genitori dovrebbero conoscere.
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