Uno studio in vitro, pubblicato sulla rivista Leukemia Research, ha messo in luce l'effetto positivo di alcuni antiretrovirali (inibitori della proteasi) nella leucemia mieloide acuta. Secondo la ricerca ritonavir, nelfinavir, saquinavir e lopinavir, sono in grado di indurre uno stress proteotossico in linee cellulari di leucemia mieloide acuta (LMA), rendendole potenzialmente più vulnerabili al trattatamento con inibitori del proteasoma.
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