Salve, in periodo di emergenza Coronavirus, volevo sapere se esiste un modo per far stare a casa mio marito, tecnico, con sindrome di Brugada, portatore di defribillatore S-ICD, con invalidità civile al 75%. Premetto che il suo lavoro non può essere svolto da casa, lui lavora in giro, in aziende o uffici (tutto ciò che ancora è aperto) e in casa delle persone. Grazie
Valentina

Risponde Roberta Venturi, avvocato e ricercatrice per Osservatorio Farmaci Orfani (OSSFOR)

Gentile,
secondo quanto previsto dal Decreto “Cura Italia”, fino al 30 aprile i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità nonché i lavoratori in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, possono rimanere a casa e il periodo di assenza dal servizio prescritto dalle competenti autorità sanitarie, è equiparato al ricovero ospedaliero (malattia).
Nel caso in cui rientra in una delle categorie sopra indicate contatti il suo medico curante. Se dispone del riconoscimento a norma della Legge 104 ha diritto ad ulteriori 12 giorni di permesso, relativi al periodo marzo/aprile 2020.
Cordialmente.

Seguici sui Social

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla Newsletter per ricevere Informazioni, News e Appuntamenti di Osservatorio Malattie Rare.

Sportello Legale OMaR

Tumori pediatrici: dove curarli

Tutti i diritti dei talassemici

Le nostre pubblicazioni

Malattie rare e sibling

30 giorni sanità

Speciale Testo Unico Malattie Rare

Guida alle esenzioni per le malattie rare

Partner Scientifici

Media Partner


Questo sito utilizza cookies per il suo funzionamento. Maggiori informazioni