Questa la denuncia dell'Associazione ammalati di maculopatia
L'Associazione ammalati di maculopatia lancia un allarme: il reparto di oculistica del Presidio Ospedaliero Santa Chiara di Trento, a causa di un'insufficienza nel personale medico, molto probabilmente non sarà più in grado di garantire l'adempimento delle prestazioni già prenotate, tanto meno potrà prendere in carico nuovi pazienti. La situazione appare piuttosto grave, soprattutto se si pensa che in Trentino i pazienti con maculopatia sono circa 19 mila.
Secondo la Presidente dell'Associazione, Marina Miorando, il reparto di oculistica sarà costretto a rinviare al 2015 almeno 80 visite già prenotate.
Queste le sue parole: “Oculistica non può attivarsi per le urgenze immediate e nemmeno per le urgenze di patologie pregresse, cioè non sono in grado di fare un intervento immediato per improvvisi peggioramenti. Una simile situazione crea danni inammissibili”.
L'Associazione denuncia il fatto che, secondo la riorganizzazione stabilita dall’Azienda sanitaria, degli otto oculisti in forza al reparto ne sono rimasti soltanto quattro. Il personale è, dunque, insufficiente e a malapena si riesce a coprire i turni e a far fronte alle necessarie reperibilità.
La notizia è stata riportata dal quotidiano Trentino, dove si spiega che il direttore dell'azienda sanitaria Luciano Flor, dopo aver istituito lo scorso anno il servizio di day surgery per gli interventi alla cataratta, aveva dichiarato di voler riorganizzare anche i reparti dell'ospedale di Trento con particolare riferimento al trattamento della maculopatia senile che- aveva dichiarato- “richiede una costante presa in carico di questi malati”.
Duro il commento dell'assessore alla sanità Borgonovo Re: “L'Azienda ha personale dirigenziale preposto alla gestione del personale e all'organizzazione dei servizi che dovrebbe farsi carico di un'organizzazione adeguata. Se non ci riesce, è piuttosto imbarazzante”.
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