L’iniziativa di sensibilizzazione è stata promossa dall’Unione Italiana Ittiosi
Lo scorso 9 maggio, a Roma, si è tenuto l’evento di lancio della nuova campagna di sensibilizzazione “UNITI per la pelle”, promossa dall’Unione Italiana Ittiosi (UNITI) e riguardante proprio l’ittiosi, una malattia della pelle rara e non contagiosa. Al centro dell’iniziativa uno speciale spot che vede come protagonista e testimonial d’eccezione l’attore comico Roberto Ciufoli, presente all’evento.
“È stato un pomeriggio interessante, nel corso del quale è stato dato libero sfogo alle emozioni, sotto la guida appassionata di un’amica d’eccezione, Carola Pulvirenti, che ha introdotto al pubblico il tema dell’inclusione accompagnandolo gradualmente nel mondo delle malattie rare della pelle, che ingenerano spesso vergogna e isolamento in chi ne è affetto”, racconta la presidente di UNITI, Rita De Marco. “Il tema del disagio sociale era già stato brillantemente affrontato anche da Federico Bonati, autore del libro “Pelle”, che durante l’incontro ha raccontato la sua esperienza di narratore di un mondo che aveva finora ignorato ma che gli ha restituito una rinnovata consapevolezza delle diversità”.
L’avvio della campagna di sensibilizzazione dell’Unione Italiana Ittiosi, promossa per il mese di maggio, dedicato alla patologia, oltre ad essere stato condiviso sui maggiori social network, è culminato nel passaggio dello spot sulle reti RAI e ha riscosso l’apprezzamento degli addetti ai lavori ma anche delle persone comuni. L’idea era quella di trasmettere il messaggio della non contagiosità dell’ittiosi con un tono leggero e ironico. Non a caso la scelta del testimonial è caduta su un attore comico d’eccezione, il quale ha saputo interpretare al meglio l’accostamento tra calvizie e ittiosi, due condizioni che, pur essendo entrambe dovute a una caratterizzazione genetica, vengono percepite in modo assai diverso dalle altre persone.
“Ci auguriamo che venga apprezzato il messaggio che abbiamo voluto divulgare con questo spot – conclude Rita De Marco – perché spesso gli sguardi curiosi e le domande indiscrete della gente accentuano il disagio dei pazienti, costretti a combattere quotidianamente con l’evidenza di una malattia della pelle come l’ittiosi, oggi ancor più marcata dalla superficialità dell’apparenza che prevale sulla sostanza.
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