AstraZeneca e MedImmune, il ramo aziendale dedicato alla ricerca e allo sviluppo in campo biologico, hanno annunciato due nuovi accordi strategici di collaborazione nel campo dell’immunologia oncologica.
Il primo è stato stipulato in esclusiva con Celgene Corporation per lo sviluppo e la commercializzazione di MEDI4736, un anticorpo monoclonale umano sperimentale per il trattamento di una serie di tumori ematologici come il linfoma non-Hodgkin, le sindromi mielodisplastiche e il mieloma multiplo. Celgene si occuperà dello sviluppo di tutti i trial clinici oggetto della collaborazione e sosterrà tutti i costi di ricerca e sviluppo fino alla fine del 2016. Sarà, inoltre, responsabile della commercializzazione a livello globale dei trattamenti approvati. AstraZeneca continuerà a produrre il MEDI4736 e verserà una royalty sul fatturato mondiale relativo alle indicazioni ematologiche a Celgene.
Il secondo è stato stipulato con Innate Pharma per accelerare ed espandere lo sviluppo dell’anticorpo anti-NKG2A denominato IPH2201, anche in combinazione con lo stesso MEDI4736.
AstraZeneca acquisirà i diritti esclusivi globali di sviluppo congiunto e commercializzazione di IPH2201 in combinazione con MEDI4736, nonché l’accesso a IPH2201 in regime di monoterapia e in altre combinazioni in alcuni ambiti terapeutici. AstraZeneca verserà a Innate royalty a due cifre sul fatturato netto. L’accordo prevede il diritto di Innate di co-promuovere il farmaco in Europa, con una partecipazione agli utili.
I due accordi di collaborazione entreranno in vigore dopo la scadenza o la conclusione dei periodi di attesa previsti dallle vigenti leggi sull’antitrust. Presumibilmente nella seconda metà del 2015 per quanto riguarda l’accordo con Celgene e nel secondo trimestre del 2015 per quello con Innate.