Sono scesi in piazza stamattina i disabili gravi e gravissimi, molti affetti da Sla, insieme ai loro familiari. Circa un centinaio di persone hanno manifestato davanti al Ministero dell’Economia, a Roma, contro i tagli al fondo per la non autosufficienza.
Salvatore Usala, Segretario del Comitato 16 novembre, si è fatto staccare la batteria del respiratore, senza il quale sarebbe morto dopo 5 ore. Sarebbe morto in diretta tv, se non avesse ottenuto una risposta concreta.


Verso le 12, dopo circa un’ora e mezza dall’inizio della protesta, Usala insieme a una delegazione di malati sono stati ricevuti dal Sottosegretario al Ministero dell’Economia Gianfranco Polillo. E’ stato il senatore Ignazio Marino, che si è impegnato personalmente a parlare con il Ministro Balduzzi, ad accompagnare la delegazione all’interno degli uffici ministeriali.

“Marino ha ammesso insieme al Sottosegretario che i 200 milioni di euro sono una cifra inconsistente – spiega Mariangela Lamanna, vicepresidente del Comitato 16 novembre dopo l’incontro durato circa un ora – “ci hanno garantito il raddoppio dei fondi e l’avvio di un censimento delle persone non autosufficienti.

Grande la soddisfazione di Salvatore Usala, “Abbiamo vinto, sono un carro armato.”  ha dichiarato, grazie al comunicatore oculare grazie al quale è in grado di parlare. Usala ha conferito anche con i parlamentari sardi Giulio Calvisi, Guido Melis, Caterina Pes e Amalia Schirru  e con Livia Turco, che hanno raggiunto la delegazione appena dopo la conclusione dell’incontro con il Ministero.

Verso le 14.30 il presidio si è concluso e i malati hanno preso posto nelle ambulanze che li riporteranno a casa.

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